Vasco Rossi, Ligabue, i Nomadi, gli scrittori Paolo Nori, Marco Missiroli ed Enrico Brizzi: sono alcune delle personalità emiliano-romagnole che hanno sottoscritto l'appello promosso dall'Associazione Luca Coscioni per chiedere al Consiglio regionale dell'Emilia-Romagna di discutere la proposta di legge di iniziativa popolare "Liberi Subito" sul suicidio medicalmente assistito. In Emilia-Romagna, spiega l'associazione, "in oltre nove mesi di tempo, dopo il deposito avvenuto lo scorso 7 luglio delle oltre 7.200 firme raccolte a favore della proposta di legge, il Consiglio regionale ancora non si è espresso né sono ancora iniziate le audizioni in Commissione".
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Anche Marco Cappato, tesoriere dell'Associazione Luca Coscioni, a Bologna nell'ambito della mobilitazione sul fine vita dell'Associazione, ha rivolto un appello alla Regione per chiedere la discussione della proposta di legge popolare. "Le linee di indirizzo per le Asl emanate con la delibera di febbraio scorso dalla giunta Bonaccini non sono sufficienti - ha detto Cappato, - perché non garantiscono diritti alla persona che presenta la richiesta di aiuto".
"Continuano, infatti, a non garantire tempi certi - ha aggiunto - per chi intende fare richiesta di morte volontaria medicalmente assistita. Potrebbero inoltre essere facilmente modificate in caso di vittoria alle prossime elezioni di una maggioranza diversa dall'attuale. Per questo è indispensabile che il Consiglio regionale adotti una legge che introduca norme vincolanti per tutti".