La storia di come la città toscana di Siena e la lontana Sassonia in Germania si siano incontrate attraverso il filo dorato della birra è un racconto intriso di fascino, avventura e un pizzico di destino. Dietro le antiche mura medievali di Siena si cela un legame inaspettato con la terra tedesca, e la protagonista di questa narrazione è proprio la birra, che unisce due mondi separati non solo da distanze geografiche, ma anche da tradizioni e culture diverse.
Tutto ebbe inizio alla fine del XIX secolo, quando un imprenditore tedesco di nome Wilhelm Bader decise di trasferire la sua attività birraia nella pittoresca cornice di Siena. Affascinato dalla bellezza senza tempo della città del Palio e avvertendo un'opportunità unica nel suggestivo acquedotto medievale, Bader portò con sé il prezioso metodo Pilsner, un vero e proprio tesoro della tradizione birraia tedesca, e lo mise in pratica grazie all'ingegnoso utilizzo dei "bottini" senesi. Così, tra i vicoli tortuosi di Siena, sorse la Birra Bader, che per quasi centocinquant'anni divenne un'icona rispettata e conosciuta.
Ma come spesso accade nelle storie di successo, anche quella di Bader ebbe i suoi alti e bassi. Dopo la prematura scomparsa di Wilhelm, la gestione dell'azienda passò al figlio Adolfo, ma il destino si dimostrò crudele quando anche lui venne a mancare troppo presto. La Birra Bader dovette affrontare le sfide dei tempi, passando di mano in mano e subendo le conseguenze della crisi che colpì l'industria birraia italiana nel 1938, segnando così la fine di un'era. Ma il destino, con la sua ironica ironia, ha un modo singolare di ripetersi. Nel nuovo millennio, un altro visionario imprenditore senese di nome Marco Cheli decise di risvegliare il glorioso nome della Birra Bader. Con una combinazione di passione per la birra e rispetto per la storia, Cheli riportò in vita il birrificio, dando vita al Birra Bader Beerstrò, un'incarnazione moderna di un'antica tradizione.
Birra Bader Beerstrò
In un antico locale che un tempo ospitava una farmacia, ora si respira l'atmosfera di un nuovo capitolo birraio, dove le risate e i brindisi degli amanti della birra risuonano tra le pareti adornate da stampe d'epoca e cimeli del XIX secolo. Qui, i clienti possono immergersi nell'atmosfera bohémienne mentre assaggiano le varietà classiche e innovative a marchio Bader. Tra le proposte ci sono la Pilsner, la Weizen, la Schwarzbier e la Dunkel, insieme a una nuova aggiunta all'albo d'onore: un'IPA a bassa fermentazione, pensata per soddisfare i palati più avventurosi e giovani.
E così, mentre i visitatori del Birra Bader Beerstrò si deliziano con panini gourmet e classici piatti della cucina sia toscana che bavarese, dallo stinco ai wurstel, è impossibile non apprezzare il legame che si è formato tra due terre così distanti, tutto grazie a un bicchiere di birra. Perché la birra non è solo una bevanda, ma un simbolo di convivialità, storia e avventura, che continua a unire le persone attraverso i secoli e le culture.
Di Indira Fassioni