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Massimo Ghini è "il banchiere gentile" della finanza italiana in "Ennio Doris - C'è anche domani"

Evento speciale al cinema il 15, 16 e 17 aprile. Guarda la clip in esclusiva

Ufficio stampa

Massimo Ghini è "il banchiere gentile" della finanza italiana in “Ennio Doris - C’è anche domani”, al cinema per un evento speciale solo il 15, 16 e 17 aprile. Come suggerisce lo stesso titolo, la pellicola, diretta da Giacomo Campiotti, che vede nel cast anche Lucrezia Lante della Rovere, è incentrata sulla figura dell’imprenditore, uomo d'oro della finanza, che ha fondato Banca Mediolanum ed è ispirata al suo romanzo autobiografico.

Tgcom24


 

L'uomo che ha rivoluzionato il concetto di "banca"   Ennio Doris era noto come il banchiere gentile e la sua avventura professionale ha avuto inizio con un gesto eclatante, quando nel 2008, con il crollo di Lehman Brothers, decise di rimborsare 120 milioni di euro agli 11.000 clienti che avevano investito nell’acquisto di polizze con sottostante titoli della Lehman Brothers senza pesare sul bilancio della banca ma pagandoli dai conti privati dei due maggiori azionisti. Ennio Doris è considerato l’uomo che ha rivoluzionato il concetto di "banca" senza mai perdere di vista il vero spirito delle banche, ossia essere di supporto e non di ostacolo per chi vi si affida.


Il film è un racconto sincero ed emozionante che si sviluppa lungo tre archi temporali. Quello del bambino con una capacità d’osservazione straordinaria, quella del giovane uomo innamorato e con un sogno nel cuore e quello del banchiere entrato nell’immaginario di tutti. Dall'infanzia povera e felice a Tombolo, nel padovano, alla fondazione di Banca Mediolanum fino ai successi internazionali.

Fotogallery - "Ennio Doris - C'è anche domani", alcuni scatti di scena

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Il crollo di Lehman Brothers  Capita a tutti almeno una volta nella vita di fare il punto sulla propria esistenza. Ennio Doris, l’uomo d’oro della finanza italiana, il “banchiere gentile” che costruì la banca intorno alla persona, si fermò e si voltò indietro in quel settembre del 2008 in cui crollò Lehman Brothers ed ebbe inizio una pesante crisi economica. Fu allora che Ennio Doris ripensò al mondo rurale dal quale proveniva, un piccolo ecosistema fatto di mercati di bestiame, ai valori ereditati dal padre - la famiglia, l'onestà, la trasparenza, la libertà, la centralità della persona - e agli uomini dai quali aveva appreso importanti lezioni di vita. E non ebbe dubbi su che direzione prendere, con una decisione che a molti apparve sorprendente, ma non a chi lo conosceva da vicino.


Il Palazzo di Mezzanotte che ospita la Borsa di Milano è pieno e totalmente silenzioso quando Ennio Doris sale sul palco, in prima fila, la moglie e i figli. “Noi di Banca Mediolanum abbiamo deciso di intervenire nei confronti dei nostri clienti che hanno acquistato titoli con sotto obbligazioni della Lehman Brothers. Si tratta di 11.000 clienti ai quali rimborseremo una cifra totale di 120 milioni di euro, tutto quello che hanno investito. L'esborso non peserà sul bilancio della banca né sugli azionisti. Provvederemo personalmente io, tutta la mia famiglia e il mio socio Silvio Berlusconi, a pagare questa cifra dai nostri conti privati”. Non esistevano precedenti simili, nessuna banca l’aveva mai fatto prima di Ennio Doris.

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