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"Mimesis. Forma e Immagine": arte, design e architettura si incontrano al Fuorisalone 2024

Dal 15 al 21 aprile in un appartamento di via Sant'Andrea le opere di artisti e architetti che si confrontano intorno al processo di identificazione

Fotogallery - "Mimesis. Forma e Immagine", le opere in mostra al Fuorisalone

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Armando Bruno_Iridescenti approssimazioni le gabbie di Bacon_installazione luminescente con luci Led e metallo
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 Alberto Vannetti_Il mondo in mano_opera in tecnica mista su tavola
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Elena Salmistraro iMiti totem specchianti con diverse finiture metalliche
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Studio Spagnulo and Partners Memoria in movimento Plexiglass piegato a caldo, led, Struttura in ferro realizzata in collaborazione con Panzeri
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 Maurizio Barberis Risonanze. Il cielo sotto Mercurio consolle in metallo con immagine stampata su metacrilato Realizzata in collaborazione con Sprech
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 Carmelo Zappulla A story on Light and Matter installazione luminescente, strutture realizzate in metallo stampato in 3D e luci neon in vetro soffiato, realizzato in collaborazione con Ferran Collado e Artisans Loving Robots
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 Duccio Immaginando lo spazio curvo Installazione in ferro naturale con triangoli in ottone brunito Realizzata in collaborazione con Cromonich 
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 NYIT Yashraj Chauhan and Arefin Chisty
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Dorian X Il teatro della Memoria di Giulio Delminio Camillo Tre dipinti liberamente ispirati all’opera L'ideadel Theathro dell'eccellentissimo M. Giulio Camillo, Venezia 1564, Acrilico su tela
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 Daniele Menichini e Nicolas Turchi Bloomimia_pietra piasentinarealizzata in collaborazione con Julia Marmi
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Alfonso Femia AF Design Trame e Tempo. Tra Teatro e Tempio Realizzata in collaborazione con Danilo Trogu, Gonzato Group; Marmi Faedo
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 Federica Marangoni Light 2020 Libro in ferro con interno neon blu e copertina con scritta LIGHT Coutesy C:E Contemporary Gallery
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 Odilia Prisco Shadow Amrchair versione Autumn realizzato da RHNH
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La location in via Sant'Andrea
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La location in via Sant'Andrea
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La location in via Sant'Andrea
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La location in via Sant'Andrea
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La location in via Sant'Andrea

Arte, architettura e design si incontrano al Fuorisalone, in un appartamento al 5° piano in via Sant’Andrea 8/A, nell'eleganza di un interno della borghesia milanese che dal 15 al 21 aprile si svela al visitatore stanza dopo stanza. E' il progetto "Mimesis. Forma e Immagine", realizzato da HoperAperta, che propone un confronto tra artisti e architetti sul processo di identificazione, un'azione simbiotica tra due forme-immagini di diversa natura. La mimesis, appunto, come descritta nella Repubblica di Platone.

L'idea alla base della mostra  La messa in scena dell’oggetto, l’idea di teatro prodotta attraverso un immaginario attivo, travalicando la sua funzione pratica, si trasforma in opera d’arte, concepita come teatralizzazione di un’idea, un processo di sintesi che potremmo definire come forma/immagine: è questo il concetto che sta alla base della mostra. E' un progetto con passioni diversi e che coinvolge molteplici attori, tra i quali l'Institute of Technology di New York, e che si fonda su un dialogo fra diverse discipline, creando un rapporto sinergico tra gli interpreti della scena delle arti. Il New York Institute of Tecnology, inoltre, presenta in questa occasione sette progetti realizzati da un gruppo di laureandi del corso di Fabbrication and Robotics, sotto la supervisione di Fadhil Fadhil e Alessandro Melis.


Gli artisti in mostra   Sono molti e di rilievo gli artisti invitati ad esporre nell'ambito di "Mimesis. Forma e Immagine". Maurizio Barberis affronta il tema della teatralizzazione di un'immagine ridotta a oggetto d'uso. Alfonso Femia presenta un'opera che si pone, in sintesi, punto di relazione, tra l'immagine del Tempio e la figura del teatro vitruviano. Armando Bruno opera nella ripresa-mimesis della gabbia concettuale di Francis Bacon. Elena Salmistraro lavora nella riduzione speculare di due figure simmetricamente contrapposte. Spagnulo and Partners realizza la messa in scena di un'opera che sintetizza il rapporto tra la luce e il tempo. Carmelo Zappulla progetta un lavoro che rende conto delle variazioni di luce nella città contemporanea. Il New York Institute of Tecnology, infine, presenta in questa occasione sette progetti realizzati da un gruppo di laureandi del corso di Fabbrication and Robotics, sotto la supervisione di Fadhil Fadhil e Alessandro Melis.

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