Si è consumata nelle scorse ore la chiusura dei servizi online dedicati alle ultime due console create da Nintendo prima del fenomeno Switch: la casa di Kyoto, infatti, ha dismesso i server dedicati al supporto delle modalità multigiocatore dei videogame per Wii U e Nintendo 3DS, completando così un processo di "abbandono" che era già iniziato lo scorso anno con la chiusura dei negozi digitali per le due piattaforme.
La chiusura dei server online dedicati a Wii U e Nintendo 3DS comporta l'impossibilità di accedere alle modalità multigiocatore dei videogiochi lanciati sulle due console, con molti titoli apprezzatissimi dall'utenza del gigante giapponese che non saranno più funzionanti in rete.
Tra i titoli colpiti ci sono numerosi episodi della saga Pokémon e, soprattutto, giochi votati all'esperienza "sociale" come Splatoon, primo capitolo della colorata saga sparatutto che è ormai giunta al terzo episodio su Switch, e Super Mario Maker, primo episodio del franchise che permette a chiunque di creare il proprio livello con tutti gli elementi caratteristici dei videogiochi di Super Mario.
Proprio Super Mario Maker è stato protagonista di uno sforzo collettivo da parte di un gruppo chiamato Team 0%, che ha cercato di portare a termine tutti i livelli creati dagli utenti prima della chiusura definitiva dei server da parte di Nintendo. E se lo scorso anno c'è chi è riuscito ad acquistare tutti i videogiochi esistenti in formato digitale prima che il negozio Nintendo eShop chiudesse i battenti, non c'è modo sfortunatamente di continuare a giocare online ai titoli che prevedono modalità multiplayer.
Se nel caso di Wii U la scelta ha certamente senso, viste le scarse vendite (poco più di 13 milioni di unità in tutto il mondo) di quella che è indubbiamente una delle piattaforme più sfortunate mai lanciate dal colosso nipponico, questa decisione ha certamente un sapore amaro per gli oltre 75 milioni di utenti in possesso di 3DS che, da oggi, non potranno più accedere ai titoli online.
In realtà, gli utenti attivi su entrambe le console erano ormai calati drasticamente con l'avvento di Switch: per Nintendo, mantenere in attività i server per una manciata di giocatori era diventata un'operazione "antieconomica" e probabilmente superflua, considerando che la sua attuale ammiraglia è sul viale del tramonto e che la casa di Kyoto sta concentrando tutte le sue risorse sulla prossima console, prevista indicativamente entro la fine del 2025.