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Il disagio giovanile e il potere curativo del teatro nel nuovo spettacolo di Andrée Ruth Shammah "Chi come me"

Al Franco Parenti di Milano il testo dello scrittore e drammaturgo stabile del Teatro Gesher di Tel Aviv

Ufficio stampa

Andrée Ruth Shammah presenta il suo nuovo spettacolo "Chi come me" di Roy Chen, al debutto in prima nazionale (dopo tre previews) al Teatro Franco Parenti di Milano il 9 Aprile (fino al 4 maggio). Una storia dolorosa, tenera, gioiosa, sulle ansie, le fragilità e le paure dei ragazzi di oggi. Uno spettacolo sul disagio giovanile e sul potere curativo del teatro, luogo di incontro e di scambio... forse persino di redenzione.  

Tgcom24

Il centro di salute mentale   "Chi come me" è anche una storia incredibilmente vera, frutto di un’esperienza reale e intima fatta dall’autore Roy Chen in un centro di salute mentale per giovani difficili.

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Il testo, pubblicato da Casa Editrice Giuntina, ha origine infatti dall’incontro di Chen  con il personale medico ed alcuni ragazzi ospiti di un centro di salute mentale di Tel Aviv avvenuto nel 2019, quando fu contattato e invitato a partecipare a una lezione di teatro.
Da questo primo incontro è nata un’intensa frequentazione e l’idea di realizzare un testo per il teatro.
Lo spettacolo ha debuttato nel 2020 al Teatro Ghesher di Giaffa, ottenendo un grande successo ed è rimasto in cartellone fino ad oggi.


Sul palco cinque adolescenti   I protagonisti sono cinque adolescenti di età compresa tra i 13 e i 17 anni ospiti del reparto giovanile del centro di salute mentale di “Orot” perché affetti da disturbi psichici di varia natura (attacchi di rabbia, autismo, disturbo bipolare,schizofrenia, disforia di genere), giovani intepreti di una pièce sul disagio giovanile che interpella e commuove profondamente il pubblico.
In scena, a interpretare gli adolescenti, cinque giovani attori, Samuele Poma che interpreta il ruolo di Barak (16 anni); Federico Di Giacomo, che è Emanuel (14 anni); Chiara Ferrara, che interpreta Alma (17 anni); Amy Boda, che è Tamara/Tom (15 anni) e Alia Stegani, che interpreta Ester (13 anni).
Accanto a loro Paolo Briguglia, nel ruolo del Dott. Baumann, direttore del reparto giovanile di “Oròt”, Elena Lietti, in quello di Dorit, la nuova insegnante di teatro, Sara Bertelà e Pietro Micci, che interpretano tutti i genitori dei giovani protagonisti.


Il potere curativo de teatro   I ragazzi partecipano alle lezioni teatrali della giovane insegnante di teatro che il direttore dell’istituto ha voluto per aiutarli a esprimere le proprie emozioni.
Dapprima riluttanti, diventano pian piano capaci di condividere quello che provano. E lo fanno grazie al teatro, dove trovano la loro pace, in uno spettacolo delicato e poetico che trova la sua intensità dentro la leggerezza.
Per l’occasione, gli spettatori sono accolti per la prima volta nella nuova Sala
A2A, che è anche scenografia a dello spettacolo. 

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