Donazioni, imposta di successione e trust: il governo cambia le regole e aggiunge un nuovo tassello alla riforma fiscale dell’esecutivo Meloni. Le novità contenute nel decreto legislativo, attuativo della delega fiscale che ha come obiettivo la semplificazione di tutta la normativa su successioni e gli adempimenti per arrivare a un tributo unico.
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Successione, verso l'autoliquidazione -
Tra le novità principali c’è quella della ridefinizione della successione. Si punta a introdurre l'autoliquidazione delle imposte come avviene già, ad esempio, per le dichiarazioni dei redditi. Si aggiorna inoltre la normativa dei trust e si rivedono le tabelle relative agli adempimenti.
Dichiarazione online -
Per la successione, si legge nella bozza del decreto "la dichiarazione è presentata con le modalità telematiche stabilite con provvedimento del direttore dell'Agenzia delle entrate. Per i soggetti non residenti, la dichiarazione può essere spedita mediante raccomandata o altro mezzo equivalente dal quale risulti con certezza la data di spedizione". Si arriva insomma, a una sorta di precompilata.
Con la dichiarazione telematica sarà possibile liquidare in unica soluzione, con il modello F24, le imposte di successione e quelle accessorie. Per gli altri atti l’imposta di bollo, quelle ipotecaria e catastale e i tributi speciali catastali, saranno sostituiti da un tributo unico, eventualmente in misura fissa.
Imposta di bollo, tutto più facile -
Novità sono previste anche per le tasse automobilistiche. Si va verso l’addio all'imposta di bollo. Sempre nell’ottica di razionalizzare e semplificare, la riforma punta all’eventuale e progressivo superamento del Superbollo oggi previsto per le auto e i veicoli con una potenza superiore a 185 chilowatt.
Passaggi generazionali -
Nuove norme si prevedono anche sui trust per facilitare i passaggi generazionali delle imprese. I trasferimenti di imprese o rami d’azienda, effettuati anche tramite i patti di famiglia a favore dei discendenti e del coniuge, non dovrebbero più essere soggetti all'imposta. Il beneficio si applica a condizione che i beneficiari detengano il controllo di quei beni per un minimo di cinque anni dalla data del trasferimento.
Trust e donazioni -
Si aggiungono da un punto di vista normativo anche i trust testamentari, strumenti giuridici residuali per quanto riguarda le successioni. Nella bozza del testo, risulta particolarmente rilevante il luogo in cui si trovano i beni. Nell'imposta di successione si specifica che se il trust è residente nello Stato al momento della separazione patrimoniale l'imposta è dovuta per tutti i beni e i diritti trasferiti ai beneficiari. Se chi dispone non è residente in Italia al momento della separazione patrimoniale, l'imposta sarà dovuta solo sui beni e diritti trasferiti al beneficiario presenti nel territorio dello Stato.
Per le donazioni si prevede la detrazione delle imposte pagate all'estero per la donazione e i beni esistenti. Il versamento avverrà al momento del conferimento dei beni o dell’apertura della successione. L’imposta sarà liquidata e versata direttamente dal contribuente e non ci sarà bisogno così di attendere la liquidazione e l’invio dell’avviso dell’Agenzia delle Entrate.