"Dopo 31 anni scopro il volto". Capitano Ultimo, per la prima volta, ha mostrato il suo viso al teatro Quirino di Roma, dove sabato mattina è stato presentato il simbolo definitivo della lista "Libertà", promossa dal leader di Sud Chiama Nord Cateno De Luca e con la quale il carabiniere si è candidato. Sergio De Caprio, detto appunto Capitano Ultimo, è l'uomo che arrestò Totò Riina: dal gennaio 1993 si è sempre coperto con un passamontagna.
© Tgcom24
"Scopro il volto per le elezioni come atto d'amore. Così feci il mio lavoro da carabiniere, così affronterò questa campagna", ha detto. "Lo faccio perché a viso aperto voglio continuare a servire il popolo italiano. Lo faccio con la stessa umiltà, con lo stesso coraggio, con lo stesso amore che ho avuto da carabiniere. Lo faccio e lo farò con Cateno De Luca nel fronte della 'Libertà' per costruire l'Europa delle città, l'Europa degli ecosistemi, l'Europa delle comunità energetiche rinnovabili, soprattutto l'Europa dei cittadini e dei loro sindaci che si autodeterminano liberamente", ha continuato.
Tra le fila della lista "Libertà" anche l’ex sindaco di Amatrice e consigliere regionale Sergio Pirozzi. "Una sfida non facile ma che possiamo portare avanti insieme – ha affermato Pirozzi a RietiLife –. Io e Ultimo, come ha dimostrato lo stesso Capitano, ci mettiamo la faccia. Siamo due grandi amici che hanno fatto tante cose insieme, a partire dalla solidarietà, quella che non si sbandiera".
Sergio De Caprio è stato nel mirino di "Cosa nostra". Diversi collaboratori di giustizia hanno raccontato di piani per ammazzarlo: da Gioacchino La Barbera a Salvatore Cancemi fino a Giuseppe Guglielmini.