FOTO24 VIDEO24 2

Liliana Resinovich, il mistero sui pantaloni grigi indossati il giorno della scomparsa

Le telecamere riprendono una tonalità diversa da quella del ritrovamento. Scontro aperto intanto tra il marito Sebastiano e la cugina di Lilly Silvia

"Quarto Grado" mostra un filmato con le ultime immagini che riprendono Liliana Resinovich, la donna scomparsa a Trieste il 14 dicembre 2021 e ritrovata cadavere il 5 gennaio successivo nel parco dell'ex ospedale psichiatrico. Nelle telecamere della Scuola Allievi Polizia si vede la donna camminare a passo spedito con tre sacchetti della spazzatura e indosso un paio di pantaloni grigi: il paio rinvenuto il giorno del ritrovamento, tuttavia, sembra di una tonalità più scura. Secondo la prima consulenza medico-legale la 63enne sarebbe morta al massimo 60 ore prima del ritrovamento. La donna avrebbe vissuto nascosta per oltre tre settimane avendo a disposizione un cambio d'abiti. Altre immagini riprendono Lilly buttare accuratamente la spazzatura prima di allontanarsi verso piazza Gioberti: pochi minuti e nell'inquadratura compare la vicina  Gabriella Micheli provenire dalla stessa direzione.

Ospiti del programma di Rete 4 volano intanto accuse incrociate tra il marito  Sebastiano Visintin e Silvia Radin, cugina di Lilly. L'uomo punta il dito contro la famiglia di lei accusandoli di essersi riuniti per decidere sul loro  matrimonio e,  interrotto dalla replica di Radin, abbandona per qualche minuto lo studio. Dal canto Radin risponde Visintin criticandolo per l' atteggiamento "distaccato" assunto nei giorni immediatamente successivi alla scomparsa di Liliana. E sulla gravidanza nei primi anni Novanta frutto di una relazione con l'amico speciale  Claudio Sterpin aggiunge: "Su questo tema Lilly non si sarebbe mai confidata con nessuno".

La scomparsa e il ritrovamento del corpo - Il ritrovamento del corpo di Liliana Resinovich non ha chiarito le cause della morte: è stata rinvenuta in una insolita situazione, con due sacchetti per alimenti intorno alla testa e stretti (non troppo) alla gola. Tutto il corpo, invece, era chiuso in due grandi sacchi di quelli utilizzati per i rifiuti, uno infilato dall'alto, uno dal basso. Era in posizione fetale, rannicchiata, con le mani incrociate sulla felpa. 

Espandi