La frenata ha prodotto un -3,7%. Due giorni lavorativi in meno rispetto a marzo 2023 e l’effetto attesa degli incentivi
hanno pesato sulla domanda, in particolare di vetture elettriche: -34,4% nel mese e -18,5% nel trimestre. Ecco il quadro generale del mese di marzo 2024.
Cosa risalta all'occhio -
Nel mese di marzo si segnala una battuta d’arresto per il mercato dell’auto in Italia che, complici due giorni lavorativi in meno, ha fatto registrare un -3,7% che significano 162.083 nuove auto immatricolate rispetto alle 168.324 di marzo 2023. Nonostante tutto, il primo trimestre dell’anno ha archiviato una crescita del 5,7% sullo stesso periodo del 2023 grazie a 451.261 unità immatricolate (che comunque rappresentano un -16,1% sullo stesso periodo gennaio-marzo del 2019). Sul fronte della transizione energetica, i dati di marzo ci raccontano che le BEV sono ferme a quota 3,3% e le PHEV a 3,5% sul totale del mercato. Il commento del Presidente dell'UNRAE Michele Crisci: “anche i risultati di marzo delle immatricolazioni di auto BEV e PHEV, in lieve calo rispetto a febbraio le prime e in leggero rialzo le seconde, confermano come la prolungata attesa degli incentivi stia determinando una paralisi del mercato di tali motorizzazioni.”
Le immatricolazioni per alimentazione -
Le autovetture a benzina hanno vissuto un mercato di marzo in aumento del 5,7%, con quota di mercato al 31,3%, mentre le diesel sono scese del 27,6%, con quota al 15,1%. Nel cumulato dei primi tre mesi del 2024, le immatricolazioni di auto a benzina sono cresciute del 20% e quelle delle auto diesel sono calate del 17,4%, rispettivamente con quote di mercato del 31% e del 15%. Le auto ad alimentazione alternativa rappresentano, nel solo mese di marzo, il 53,6% del mercato, con volumi in crescita dello 0,4% rispetto a quelli di marzo 2023, mentre nel cumulato sono cresciute del 6,6%, con una quota del 53,9%. Tra queste, le autovetture elettrificate rappresentano il 45,6% del mercato di marzo e il 44,3% del cumulato, in aumento dello 0,6% nel mese e del 6,2% nei tre mesi.
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Entiamo un po' più nello specifico: le ibride non ricaricabili sono aumentate dell’8,3% nel mese, con una quota del 38,8%; nel cumulato sono cresciute invece del 12,6%, con una quota del 38,2%. Le immatricolazioni delle vetture ricaricabili (BEV e PHEV) sono diminuite del 28,6% a marzo e ora rappresentano il 6,8% del mercato del mese (a marzo 2023 era il 9,2%); nel cumulato sono scese del 21,5% e hanno una quota del 6,2% (in calo di 2,1 punti percentuali rispetto al cumulato del 2023). Le auto elettriche (BEV) hanno una quota del 3,3% nel mese e del 3% nel cumulato; le vendite sono calate del 34,4% a marzo e del 18,5% nel trimestre; le ibride plug-in (PHEV) hanno registrato una flessione del 22,1% a marzo e del 24% nel cumulato, rappresentando il 3,5% delle immatricolazioni del singolo mese e il 3,2% del totale da inizio anno. Infine, le autovetture a gas rappresentano l’8% dell’immatricolato di marzo, quasi interamente composto da autovetture Gpl (in lieve calo dello 0,8% nel mese). E' infatti marginale la quota delle autovetture a metano che nel mese sono comunque aumentate del 38,6%. Nel cumulato, le alimentate a metano sono cresciute del 14,5% e le GPL dell’8,4%: insieme, nel trimestre, le due alimentazioni costituiscono il 9,6% circa del mercato (di cui solo lo 0,2% è metano).
I dati dei segmenti e delle aree geografiche -
Il mese di marzo ha mostrato un incremento delle berline del segmento A, al 10,5% di quota e una forte accelerazione dei Suv, all’1,9%. Anche nel segmento B sono cresciute le berline e i Suv, rispettivamente al 20,7% e al 27,5% di share. Nel segmento delle medie (C) sono risultate in calo sia le berline che i Suv, fermandosi rispettivamente al 4,7% e al 18,7% di quota; stessa sorte e in forte flessione le berline del segmento D, all’1,0%, mentre i Suv flettono in linea con il mercato, confermando il 6,4% di share. Forte crescita per entrambe le carrozzerie nell’alto di gamma, con le berline allo 0,3% di quota e i Suv all’1,4%. Infine, le station wagon rappresentano il 4,2% del totale, gli MPV il 2,0% e le sportive lo 0,8%. Dal punto di vista delle aree geografiche, nel mese di marzo ha fatto una buona figura il Nord Est del nostro Paese, con una buona crescita in volume, che le ha permesso di guadagnare 4,5 punti, al 38,2% di quota (34,3% nel cumulato), grazie alla spinta del noleggio, senza il quale perderebbe 15,5 punti, al 22,7%. Il Nord Ovest ha perso 4,2 punti e si è fermato al 26,5% di share (27,7% nel trimestre), mentre il Centro Italia è sceso al 21,6 del totale (-0,9 punti, al 23,1% nel trimestre gennaio-marzo). L’area meridionale è salita di mezzo punto attestandosi al 9,2%, mentre le Isole rimangono stabili al 4,4% (rispettivamente 10,1% e 4,8% nel cumulato).