Se da un lato la firma per l’8xmille alla Chiesa cattolica sulla dichiarazione dei redditi è un gesto che, in modo completamente gratuito, consente di contribuire alla realizzazione di migliaia di progetti di solidarietà nel nostro Paese, dall’altro lato contribuisce ad avviare interventi di ampio respiro anche all’estero. Soprattutto in zone particolarmente difficili come quelle colpite da guerre, eventi naturali e povertà estrema. È il caso, ad esempio, dello Sri Lanka: un Paese affascinante e meraviglioso ma che non a caso è conosciuto anche come “Lacrima dell’India”.
Qui decenni di guerra civile tra le forze governative e le Tigri Tamil, terminata nel 2009, hanno lasciato il segno: povertà diffusa e carenze infrastrutturali si aggiungono ai danni provocati dallo tsunami del 2004. E nel Nord dello Sri Lanka, dove operavano i separatisti Tamil, la situazione è ancora peggiore: oltre alle violenze sulla popolazione nelle ultime fasi del conflitto, la regione è stata duramente penalizzata dal governo centrale sia prima della cessazione delle ostilità sia in seguito, quando il territorio è stato pesantemente militarizzato. E ora occorre fare i conti anche con i problemi di salute pubblica: dopo il Covid, l’emergenza nell’area è la dengue.
Proprio in questo contesto a Mannar, centro costiero dove i villaggi di pescatori punteggiano un territorio nel quale l’attività agricola è prevalentemente di sussistenza, si è concentrato l’intervento della La Salle Foundation finanziata anche con i fondi dell’8xmille. Presente da decenni, l’organizzazione non profit ha realizzato nell’area il “La Salle English Medium” (dove si insegna in inglese e Tamil), il “La Salle Kids Campus” (scuola materna), il “St. Xavier Boys College La Salle” (scuola primaria e secondaria) e la residenza per studenti della scuola secondaria “St. Xavier Boys Hostel”, dove vengono ospitati bambini e giovani provenienti da famiglie vulnerabili.
Qui i fondi provenienti dalle firme per l’8xmille alla Chiesa cattolica (429.479 euro nel 2021 e 222.341 euro nel 2022) sono stati utilizzati per costruire un nuovo ostello e un centro di formazione. La struttura ospita oggi 50 ragazzi, che diventeranno 80 dal prossimo anno scolastico. Si tratta di studenti appartenenti nella maggior parte dei casi a gruppi minoritari vulnerabili (soprattutto Tamil, che sono tradizionalmente pescatori), che normalmente incontrerebbero enormi difficoltà nell’accedere al sistema educativo e quindi a un lavoro dignitoso. E che invece grazie alla struttura possono sperare in un futuro migliore.
“La presenza di questi alloggi – spiega infatti Fratel Selva (FSC), responsabile del “St Xavier Boys Hostel” – è fondamentale per aprire le porte della scuola anche a chi viene dalle zone più remote e isolate di quest’area e dovrebbe percorrere tanti chilometri ogni giorno. Avere la possibilità di completare la scuola secondaria per questi giovani significa avere l’opportunità di continuare gli studi o di candidarsi per un lavoro, in grado di migliorare il proprio sostentamento e quello delle proprie famiglie, superando la trappola della povertà”.
Inoltre, dal febbraio 2024 è stato istituito un programma di orientamento ed empowerment (che verrà d’ora in poi ripetuto ogni anno nella nuova residenza per studenti) destinato a 40 ragazzi.
Un progetto, quello realizzato in Sri Lanka, che è solo un esempio tra le tante opere realizzate all’estero dalla Chiesa cattolica proprio con il supporto dei fondi dell’8xmille, ed è per questo che ogni singola firma sulla dichiarazione dei redditi è importante per continuare a operare nelle aree dove insicurezza, povertà, disuguaglianze e malattie vanno contrastate a ogni costo. E dove ogni singolo euro speso, in Italia come all’estero, viene rendicontato con la massima trasparenza.