Almeno 29 persone sono morte in un incendio scoppiato in un nightclub di Istanbul. Il locale, chiuso per lavori di ristrutturazione, si trova al piano terra di un edificio residenziale di 16 piani nel quartiere di Besiktas, sul lato europeo della città attraversata dal Bosforo. Otto persone sono state fermate e interrogate dalle autorità, che indagano sulle cause del rogo che è stato spento.
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Intrappolati nel seminterrato che stavano ristrutturando, diventato improvvisamente una gabbia di fuoco: così gli operai hanno perso la vita tra il fumo e le fiamme all'interno del "Masquerade", un esclusivo locale notturno di Gayrettepe, quartiere sulla sponda europea di Istanbul. Uno di loro è sopravvissuto ma sta lottando tra la vita e la morte in un reparto di terapia intensiva mentre si sono salvati altri lavoratori che al momento dell'incendio si trovavano fuori dal locale.
Il night club occupa due piani seminterrati alla base di un condominio e poco dopo che il fuoco ha cominciato a divampare, durante il pomeriggio, le fiamme sono fuoriuscite, fino ad arrivare alle finestre dei primi tre appartamenti dell'edificio, alto sedici piani. Non è ancora stata chiarita la causa del rogo anche se il prefetto della città, Davut Gul, ha puntato il dito contro i lavori di ristrutturazione, che andavano avanti dal 10 marzo e avrebbero dovuto concludersi la prossima settimana.
Night club non aveva permessi per ristrutturazione -
Gul ha affermato che nel 1987 era stata concessa la licenza per costruire il locale, che può ospitare fino a 1.500 persone. Il documento è stato rinnovato nel 2018, ha aggiunto il prefetto, mentre le parole del sindaco di Istanbul, Ekrem Imamoglu, giunto sul posto mentre i pompieri domavano le fiamme, gettano dubbi sui permessi per i lavori di restauro. Secondo quanto ha affermato il primo cittadino ai giornalisti, non erano state presentate domande per rinnovare il locale e dalla strada era difficile capire che all'interno gli operai stavano lavorando petche il night club si trova nel piano seminterrato.
Chi sono i fermati -
Il ministero dell'Interno di Ankara ha aperto un'inchiesta per tentare di fare luce sulle cause del rogo, mentre già 8 persone sono state arrestate. Sono finiti in manette i responsabili dei lavori di ristrutturazione. Quattro di loro hanno precedenti penali per "molestie intenzionali", "droga" e "possesso illegale di armi da fuoco". Tra i fermati ci sono i gestori del club e un responsabile dei lavori di ristrutturazione.