VIA AL TOUR MONDIALE

Zucchero conquista la Royal Albert Hall e dice no alla censura: "Protocollo contro i testi violenti? Non lo firmerei"

E' partito con tre show nella prestigiosa venue londinese l'"Overdose d'amore World Wild Tour" che quest'estate approderà negli stadi italiani

© Andy Paradise

E'' partito con un grande successo alla Royal Albert Hall di Londra il tour internazionale "Overdose d'amore World Wild Tour" di Zucchero "Sugar" Fornaciari. Per Zucchero un ritorno dove in qualche modo la sua notorietà internazionale è cominciata: la prima volta che il bluesman emiliano aveva calcato il palco del tempio della musica londinese era stata nel 1990 per aprire i concerti di Eric Clapton, conosciuto qualche mese prima in Italia. Da allora ha girato il mondo con la sua musica, esibendosi in 5 continenti. "Viviamo tempi bui, anzi è proprio notte fonda - dice Zucchero dal palco - In questi momenti qua, tendo a esser più solare possibile, a trovare più luce possibile. Non dobbiamo mai prenderci troppo sul serio, dobbiamo divertirci".

© Tgcom24

Con tre concerti (30 e 31 marzo e 1 aprile) Zucchero è tornato ancora una volta nella prestigiosa sala da concerto di Londra per regalare uno show energico e appassionante di oltre due ore, guidando gli spettatori in un viaggio entusiasmante nella sua straordinaria carriera musicale.

La band dell'"Overdose d'amore Wild World Tour" -

 Ad accompagnarlo sul palco il coro gospel L J Singers e la sua fedele super band internazionale composta da Polo Jones (Musical director, basso), Kat Dyson (chitarre, bvs), Peter Vettese (hammond, piano e synth), Mario Schilirò (chitarre), Phil Mer (batteria), Nicola Peruch (tastiere), Monica Mz Carter (batteria, percussioni), James Thompson (fiati, bvs), Lazaro Amauri Oviedo Dilout (fiati), Carlos Minoso (fiati) e Oma Jali (cori).

La Royal Albert Hall è quasi casa, "ma in passato ho pensato al suicidio" -

  In quasi 35 anni, sul palco londinese è tornato molte volte (detiene il record di artista italiano non lirico a esservi esibito più volte). "Da allora sempre stesso hotel e stessa stanza, con una differenza: allora ero messo male e davanti a una finestra ho pensato al suicidio, oggi invece posso tranquillamente tenere le finestre aperte", scherza con una nota malinconica nella voce.

Un solo duetto, con Jack Savoretti -

 Il concerto è puro concentrato di Zucchero. Non solo perché la scaletta abbraccia tutta la sua carriera, ma anche perché non c'è spazio per ospitate e duetti tanto di moda al giorno d'oggi.  "Sono stato tra i primi a farli, ora li lascio agli altri. Anche perché molti artisti con cui avrei voluto lavorare non ci sono più. Una su tutte Amy Winehouse" dice lui. L'unico duetto che si concede durante lo show di Londra, a parte la presenza della corista Oma Jali dalla voce potente ed emozionante, è con l'italo-britannico Jack Savoretti sulle note di "Senza una donna". "Lui adora il brano e mi ha chiesto se potevamo farlo insieme e di essere ospite alla Royal Albert Hall e ho accettato volentieri. Del resto proprio qui io mi esibii la prima volta nel 1990, grazie a Eric Clapton che mi chiamo' ad aprire i suoi concerti. Mi diede una grande chance: da li' parti' la mia carriera fuori dall'Italia. Non so se ci saranno altri ospiti durante il tour, ma se potessi scegliere mi piacerebbe avere Mark Knopfler e Cat Stevens".

Zucchero: "Non firmerei un protocollo contro i testi violenti" -

 E dei giovani artisti cosa pensa? "Mi sembra che oggi sia tutto un po' annacquato, anche il rock - dice Zucchero -. Tutti troppo attenti al politicamente corretto e nessuno che ci va giù pesante. Battaglie sociali nelle canzoni? Mi sembra piu' un tirassegno. Anche se qualcuno che scrive bene c'e': mi piacciono Salmo, Marracash, Blanco". Tra i più giovani, soprattutto della scena rap e trap, si registrano testi violenti e sessisti che la politica, per voce del sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi vorrebbe combattere con un protocollo d'intesa: "Non credo che gente come Francesco Guccini, Fabrizio De Andrè o Francesco De Gregori sottoscriverebbero una cosa del genere. Non lo sottoscriverei nemmeno io", afferma deciso lui.

Un tour internazionale per i 35 anni di "Overdose d'amore" -

 Il nuovo tour vede Zucchero in giro per il mondo in occasione dei 35 anni dalla pubblicazione del singolo "Overdose d’amore", contenuto nell’album da record "Oro, incenso & birra". Dopo i tre concerti alla Royal Albert Hall, l’“Overdose D’amore World Wild Tour” proseguirà in Danimarca, Svezia, Norvegia, Finlandia, Estonia, Lettonia, Lituania, Bulgaria, Stati Uniti, Canada, Francia, Monaco, Germania, Paesi Bassi, Austria, Slovacchia e altri paesi in via di definizione… passando per l’Italia con 5 imperdibili eventi negli stadi italiani. In questa occasione Zucchero trasformerà i suoi show in una festa collettiva in cui la sua energia contagiosa e le sue canzoni saranno protagoniste di cinque notti indimenticabili. Sarà l’occasione per assistere a uno spettacolo mozzafiato ricco di sorprese e di grande musica dal vivo.

In tour da due anni -

 Dopo aver concluso con grande successo di pubblico e critica il “World Wild Tour” con 114 concerti per oltre 1 milione di spettatori negli ultimi 2 anni, nel 2023 Zucchero è stato in tour in Nord Europa e in America con Andrea Bocelli ed è stato ospite a sorpresa sul palco dei Coldplay durante il loro live allo Stadio San Siro di Milano. Lo scorso giugno è tornato nella sua Reggio Emilia, “amore e radici” per 2 appuntamenti alla RCF Arena (Campovolo) che hanno celebrato i suoi 40 anni di carriera, mentre lo scorso ottobre è stato per la prima volta al cinema con il film documentario "Zucchero - Sugar Fornaciari" (regia di Valentina Zanella e Giangiacomo De Stefano) e ha ricevuto la Cittadinanza Onoraria di Reggio Emilia. Un anno ricco di emozioni a cui si aggiungeranno quelle legate alle nuove avventure musicali on the road!

Le date di Zucchero negli stadi 2024

23 giugno al Bluenergy Stadium – Stadio Friuli di Udine;

27 giugno allo Stadio Dall'Ara di Bologna;

30 giugno allo Stadio Franco Scoglio di Messina;

2 luglio allo Stadio Adriatico Giovanni Cornacchia di Pescara;

4 luglio allo Stadio San Siro di Milano.

La scaletta del concerto alla Royal Albert Hall del 31 marzo

Oh, Doctor Jesus (Ella Fitzgerald & Louis Armstrong cover) (Oma Jali vocals)

Spirito nel buio

Soul Mama

La canzone che se ne va

Quale senso abbiamo noi

Partigiano reggiano

Vedo nero

Ci si arrende

Pene

Facile

L'urlo

Baila (Sexy Thing)

Iruben Me

Everybody's Got to Learn Sometime (The Korgis cover)

Dune mosse

Un soffio caldo

Senza una donna (Without a Woman) (with Jack Savoretti)

Miserere

Nutbush City Limits (Ike & Tina Turner cover) (Band only)

Honky Tonk Train Blues (Meade Lux Lewis cover) (Band only)

Overdose (d'amore)

Let It Shine

Diamante

Così celeste

Il volo

X colpa di chi?

Diavolo in me

Encore:

Hey Man 

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