"È finito un incubo". Il nonno di Edoardo Galli, il 16enne scomparso lo scorso 21 marzo, commenta così la notizia del ritrovamento del nipote alla Stazione Centrale di Milano. Al telefono con "Mattino Cinque News" nonno Franco non trattiene l'emozione e non vede l'ora di rivedere il ragazzo che in queste ore sta riabbracciando i genitori.
"Mi ha chiamato mio figlio per dirmi che stava andando a riprenderlo a Milano perché lo hanno fermato alla stazione", fa sapere l'uomo. Il sedicenne è stato riconosciuto da una coppia di viaggiatori, che, immediatamente, ha avvisato personale dipendente di Fs Security che, a sua volta, ha richiesto l'intervento della polizia ferroviaria. Adesso gli interrogativi sono tanti e bisognerà capire le motivazioni che hanno spinto il giovane ad allontanarsi da casa senza nessun preavviso. "Adesso inizia la fase due, capire le motivazioni e le ragioni del gesto cercando di reinserirlo quanto prima nella scuola, nel suo ambiente", considera Franco Galli secondo cui il nipote non si sarebbe allontanato perché costretto da qualcuno. "Pensavo di conoscerlo però adesso ho qualche perplessità. Non so se voleva dimostrare qualcosa a se stesso. Non so se è stato influenzato, ma non obbligato. Lui è un grande idealista, però a 17 anni ci può anche stare", conclude.
Intorno alle 7:45 del 29 marzo Edoardo Galli è stato fermato dagli agenti in stazione mentre stava facendo il biglietto per rientrare a casa. Lo ha riconosciuto una coppia di viaggiatori, che ha immediatamente avvisato il personale dipendente di Fs Security, che a sua volta ha richiesto l'intervento della polizia ferroviaria.