L'Università di Harvard negli Stati Uniti ha rimosso dalla biblioteca la rilegatura di un libro dell'Ottocento realizzata con la cute di un cadavere. Per anni il "macabro" volume, un trattato sull'anima umana, era rimasto tra gli oltre 20 milioni di libri delle raccolte e ora, dopo un lungo dibattito, è arrivato l'annuncio.
Copertina "eticamente discutibile" -
Il prestigioso ateneo americano ha annunciato di aver rimosso la copertina "a causa della sua natura eticamente discutibile" e ha aggiunto che "sta esplorando le opzioni per eliminare con rispetto" i macabri resti.
Il libro -
Il libro "Des destinées de l'âme" ("I destini dell'anima"), è opera del poeta e letterato francese Arsène Houssaye ed è una meditazione sull'anima e la vita dopo la morte. Era stato donato da Houssaye a Ludovic Bouland, luminare della medicina e appassionato bibliofilo intorno al 1880. Ad Harvard era arrivato nel 1934 in prestito dal collezionista e bibliofilo John B. Stetson (lo stesso della omonima industria di cappelli) e poi donato in via definitiva dalla vedova nel 1954.
La legatura in pelle umana -
Il volume è rilegato in pelle umana. Secondo una nota conservata all'interno, la pelle pergamenata sarebbe stata tratta dalla schiena di una malata morta di ictus e di cui nessuno aveva reclamato il cadavere.
"Nessun ornamento è stato stampato sulla copertina per preservarne l'eleganza. Guardando attentamente se ne vedono i pori", si legge nel messaggio a firma Bouland: "Un libro sull'anima umana merita di avere una copertina umana".
Nel 2014 l'ateneo americano era diventato lo zimbello mondiale avendo annunciato di aver usato nuove tecnologie per accertare l'origine umana della legatura. I test però hanno fugato ogni dubbio: lo hanno garantito al 99,9%.
Per macabra che sembri oggi, la pratica di rilegare libri in pelle umana, la cosiddetta bibliopegia antropodermica, era un tempo abbastanza comune: "Spesso erano rilegate in pelle umana le confessioni di criminali. In altri casi era un individuo che chiedeva di essere ricordato e conservato dai suoi cari in forma di libro", si leggeva fino a poco tempo fa sul blog della biblioteca.
L'annuncio della rimozione è arrivato tre anni dopo che Harvard ha avviato una ricognizione dei resti umani in suoi possesso nell'ambito di un più vasto mea culpa sul ruolo della schiavitù e del colonialismo nella fondazione degli atenei negli Stati Uniti.