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Asse Francia-Brasile per proteggere l’Amazzonia

Un miliardo di fondi pubblici e privati per porre un freno alla deforestazione, grazie alla collaborazione tra le banche statali brasiliane e l’Agenzia francese per gli investimenti, con il coinvolgimento delle popolazioni indigene

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Fermare la deforestazione della foresta amazzonica entro il 2030. Come? Con un miliardo di euro di fondi pubblici e privati da investire nei prossimi quattro anni, per salvare il polmone verde del mondo.

L’annuncio arriva direttamente dal presidente francese Emmanuel Macron e quello brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva. Due Paesi all’apparenza separati da un oceano intero, ma in realtà uniti proprio dagli alberi. Quelli che ricoprono gran parte della Guyana francese, territorio che confina proprio con il Brasile, che a sua volta ospita invece più del 60% della foresta più famosa del mondo.

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La stessa nazione in cui però la deforestazione è aumentata negli ultimi anni, anche a causa delle scelte dell’ex presidente Jair Bolsonaro. Per questo il suo successore Lula sta cercando di rimediare, con politiche ambientali più stringenti.

I due presidenti si sono incontrati a Belem, dove hanno incontrato anche i leader indigeni, che saranno inclusi nel processo decisionale del progetto. I fondi, pubblici ma anche privati, saranno raccolti nel corso di quattro anni, grazie alla collaborazione tra le banche statali brasiliane e l’Agenzia francese per gli investimenti.

Una decisione importante per uno dei territori più importanti ma anche più feriti del Pianeta.

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