Anche questa edizione del Salone del Risparmio, dal 9 all'11 aprile al centro congresso Allianz MiCo di Milano, sarà l’occasione per la presentazione ufficiale del Rapporto Assogestioni-Censis, giunto alla sua quinta edizione e intitolato "Perché gli italiani investono come investono". Il Rapporto evidenzia i profondi cambiamenti nei comportamenti di risparmio degli italiani dopo un periodo turbolento e senza precedenti, che ha visto variazioni drastiche negli equilibri geopolitici e un mutamento del contesto macroecoeconomico influenzato da nuove dinamiche dei tassi di interesse e ritorno dell’inflazione.
Il quinto Rapporto verrà presentato nella prima giornata del Salone, martedì 9 aprile. Aprirà la conferenza Sara Lena, ricercatrice Censis, che presenterà le evidenze più rilevanti del rapporto, e in seguito i lavori proseguiranno con una tavola rotonda a cui parteciperanno Giorgio De Rita, segretario generale dell’Istituto, e diversi protagonisti del settore del risparmio gestito.
Gli italiani, lo scenario globale e il risparmio -
Ogni anno lo studio esplora un aspetto diverso della relazione degli italiani con il risparmio, con un comune filo conduttore legato all’analisi delle variabili che influiscono su tale rapporto. La nuova edizione si propone in particolare di interpretare la percezione che gli italiani hanno oggi degli eventi e degli scenari globali, l’effetto in relazione alle scelte della loro vita, in che modo tali percezioni interagiscono sulle decisioni relative al risparmio e agli investimenti, su cui hanno oggettivamente impatti enormi.
Inoltre, la ricerca esamina il mutamento valoriale che ha condotto all’insorgere di comportamenti sociali inediti in ambiti decisivi, come ad esempio il rapporto con il lavoro. In particolare ci si chiede se e in che misura la nuova gerarchia dei valori, che porta a nuovi equilibri tra protezione e libertà, ha effetti anche sulle dinamiche relative a soldi e risparmio.
Inoltre, lo studio valuta se questo nuovo sistema valoriale, che genera un ulteriore ripiegamento sul presente e una disillusione del futuro, intacca l’idea dell’investimento come progetto personale intertemporale.