È in libreria "Nevermind" (Rizzoli Lizard, 112 pp., 16 euro), la biografia a fumetti di Kurt Cobain. A trent'anni dalla morte del leader dei Nirvana, torna in una nuova edizione ampliata il tributo che gli ha reso Tuono Pettinato, maestro del fumetto italiano. Si tratta di una biografia a fumetti che coglie e restituisce la delicatezza di Cobain, il suo lato più autentico: quella rabbia bambina grazie alla quale è diventato – suo malgrado – la voce di una generazione.
La trama - Il 5 aprile 1994, prima di togliersi la vita, Kurt Cobain lascia una lettera a Boddah, il suo amico immaginario: "Mi è andata bene, molto bene, e ne sono grato, ma è da quando ho sette anni che sono pieno di odio verso l'umanità in generale". Non sono le parole che ci si aspetterebbe da un ventisettenne che, come leader dei Nirvana, ha conquistato le classifiche internazionali e rivoluzionato il concetto di rockstar. L'enorme successo di pubblico e critica, arrivato già al secondo disco, aveva solo peggiorato la depressione che accompagnava Cobain sin dall'infanzia. Per ricordare e riscoprire una figura così fragile e complessa, torna in una nuova edizione il tributo che gli ha reso Tuono Pettinato. E nella storia di questo poeta grunge cresciuto tra i terrificanti bulli dei boschi americani, Tuono vede il riflesso della propria tenerezza, un fumettista di prima classe che, sotto la travolgente vena comica, ha sempre nascosto un'irresistibile ferocia e una profonda capacità di introspezione.
L'autore - Tuono Pettinato (Andrea Paggiaro), 1976-2021, è stato uno degli autori più originali e amati del fumetto italiano. La sua variegata produzione va dalle biografie, come Garibali, Enigma. La strana vita di Alan Turing, Nevermind e We are the champions, ai manuali di sopravvivenza come Big in Japan (con Dario Moccia) e Non è mica la fine del mondo (con Francesca Riccioni). Chatwin. Gatto per forza, randagio per scelta è il suo ultimo libro.
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