AVEVA 93 ANNI

Lutto nel mondo dell'arte: è morto lo scultore Giuliano Vangi

L'artista toscano aveva 93 anni ed era malato da tempo. Pesaro, sua città d'adozione, gli dedicherà un museo 

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È morto lo scultore e pittore Giuliano Vangi, uno degli artisti contemporanei più importanti nel panorama italiano e internazionale. Era malato da tempo. Nato a Barberino di Mugello (Firenze) nel 1931, si è spento a Pesaro, dove viveva da oltre 50 anni. Ha esposto in molte sedi prestigiose in Italia e all'estero. 

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Gli studi e la carriera -

 Vangi aveva studiato all'Istituto d'Arte e all'Accademia di Belle Arti di Firenze. Dal 1950 al 1959 insegnò presso l'Istituto d'Arte di Pesaro. Nel 1959 si trasferì in Brasile dove si dedicò all'astrattismo, lavorando cristalli e metalli (ferro e acciaio). Nel 1962 ritornò in Italia e si stabilì prima a Varese e poi a Pesaro. Faceva parte dell'Accademia delle arti del disegno di Firenze, dell'Accademia di San Luca e dell'Accademia dei Virtuosi al Pantheon di Roma.

Le opere -

 Vangi ha realizzato numerosi monumenti come la statua di San Giovanni Battista a Firenze, La lupa in Piazza Postierla a Siena, il Crocifisso e il nuovo Presbiterio per la Cattedrale di Padova, il nuovo altare e l'ambone del Duomo di Pisa. E ancora la grande scultura in marmo "Varcare la Soglia" al nuovo ingresso dei Musei Vaticani, una scultura in legno policromo per la Sala Italia di Palazzo Madama a Roma. Ha collaborato con Renzo Piano e Mario Botta. A lui era stato dedicato anche un museo in Giappone. 

Il legame con Pesaro -

 Vangi aveva scelto Pesaro come sua città d'adozione.  Ha dato un importante contributo nel progetto di candidatura di Pesaro capitale della Cultura di cui è stato uno dei primi sostenitori.  Proprio la città marchigiana gli dedicherà un museo all'interno del Palazzo Mazzolari Mosca.  Per sua volontà saranno raccolte lì diverse opere donate da lui stesso alla città per la creazione di uno spazio espositivo permanente. 

L'omaggio del sindaco Matteo Ricci -

 Anche il sindaco di Pesaro Matteo Ricci piange lo scultore "un grande maestro. Una figura illuminata, che ha contribuito a rendere più affascinante alcuni dei luoghi centrali della nostra città, rigenerandoli e donandogli vita con le sue opere straordinarie".