Giustizia, Cdm approva introduzione dei test psicoattitudinali per i magistrati | Nuova stretta sul Superbonus | Via libera al ddl Semplificazione
Anm: "Si vuole creare una suggestione nell'opinione pubblica: questi magistrati hanno bisogno di un controllo psichico". Bonus edilizi, stop a sconto in fattura e cessione del credito. Giorgetti: "Chiudiamo definitivamente l'eccessiva generosità del Superbonus"
Il Consiglio dei ministri ha approvato l'introduzione dei test psicoattitudinali per l'accesso alla professione di magistrato. Si applicheranno per i bandi pubblicati a partire dal 2026 e sarà il Csm a nominare i docenti universitari in materie psicologiche che costituiranno la commissione giudicante. Via libera anche a un nuovo decreto legge, che non era all'ordine del giorno, con nuove limitazioni al Superbonus, allo scopo di tenerne sotto controllo i costi. Il provvedimento è stato presentato dal ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti.
Test per i bandi dal 2026, sarà il Csm a nominare i docenti universitari A nominare i docenti universitari in materie psicologiche - su indicazione del Consiglio universitario nazionale, organo indipendente dell'università - che costituiranno la commissione giudicante per i testi psicoattitudinali per i magistrati sarà il Csm. Il colloquio psicoattitudinale si svolgerà durante la prova orale e chi avrà superato la prova scritta, prima dell'orale riceverà dei test scritti individuati dal Csm, sul modello di quelli utilizzati per quelli effettuati agli agenti di polizia. Questi ultimi costituiranno la base per il futuro colloquio psicoattitudinale. I test psicoattitudinali si applicheranno per i bandi pubblicati a partire dal 2026, dunque non per i concorsi già banditi.
Nordio: "Polemiche sterili, mi rammarico" Il colloquio orale sarà comunque diretto dal presidente della commissione esaminatrice, e non da uno psicologo, che sarà presente solo come ausilio. Infine la commissione esaminatrice, che valuta collegialmente, formulerà il giudizio conclusivo sulla totalità delle prove. Ci sarà dunque un doppio livello di garanzia: il Csm disciplinerà i test in via generale e poi la commissione esaminatrice deciderà. "Sui test non c'è un'invasione di campo da parte del governo nei confronti della magistratura. Non vi sono interferenze da parte del governo", ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio. "Quando entrambe le Camere ti inviano determinate osservazioni è un dovere quasi del governo quello di adeguarsi. Purtroppo abbiamo assistito in questi giorni a una polemica di cui mi rammarico come magistrato. Sono polemiche sterili, vuote astrazioni polemiche, nessuno ha mai pensato di introdurre valutazioni periodiche dell'attitudine e della psiche dei magistrati". Nordio ha quindi annunciato che con le nuove misure "l'esame di accesso alla magistratura si potrà ripetere quattro volte" e non tre.
Santalucia (Anm): "Norma simbolo, temiamo l'arbitrarietà di giudizio" "Più che una sciagura, è una norma simbolo, lo scopo era creare una suggestione nell'opinione pubblica: questi magistrati hanno bisogno di un controllo psichico. Temiamo l'arbitrarietà di giudizio. Chi stabilisce qual è la personalità adatta per fare il magistrato. Nessuna prova è più complessa della prova scritta. Siamo controllati come magistrati, ci sono 18 mesi di tirocinio con controlli puntuali". Lo ha detto il presidente dell'Associazione nazionale magistrati, Giuseppe Santalucia, ad 'Otto e mezzo' su La7. "Sullo sciopero - ha aggiunto - ne parleremo di nuovo, siamo tutti uniti".
Test psicoattitudinali per i magistrati: le novità
SU TGCOM24