La sottile linea tra ironia e cattivo gusto è molto labile ed è forse il pericolo più grande per chi vuole far ridere. Frank Matano metterà alla prova gli aspiranti comici proprio su questo nel suo nuovo format teatrale "Oversympathy", in partenza a maggio nei club di Roma, Milano e Torino. A Tgcom24 racconta che anche a lui è capitato di superare il limite, come quella volta che volle strappare a tutti i costi una risata a Paolo Sorrentino...
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"Oversympathy" è uno show basato sull’open mic, rivolto a tutti coloro che pensano di essere divertenti e vogliono mettersi alla prova davanti a un pubblico. Il format è presentato da Frank Matano, che nel mese di maggio girerà i club di Roma, Milano e Torino alla ricerca delle persone più simpatiche d’Italia. La missione per tutti i performer sarà quella di non strafare per non essere eliminati. Ogni spettacolo avrà sette performer sul palco, estratti casualmente tra quelli precedentemente registrati che, nei pochi minuti a disposizione, dovranno cercare di far ridere nella massima libertà, di argomenti e modalità.
"Oversympathy" sembra quasi un ritorno alle origini, dopo quasi due decenni in cui talent e social sono stati i principali canali per emergere. C'è un cambiamento in atto?
Per i comici è sempre più difficile trovare situazioni in cui possano crescere. Nonostante ci siano club comici non c'è questa grande abitudine ad andarci. Oggi si punta su comici che possano far ritornare l'investimento, mentre negli anni Novanta "Mai dire" era una palestra per i giovanissimi. Il limite di internet e dei social è che ci si confronta solo con se stessi e con i follower, diventa più difficile fare il salto. Oversympathy vuole riportare la comicità alla sua dimensione più essenziale, con solo il microfono.
Il teatro da sempre è un contesto più libero rispetto ad altri. C'è qualcosa che temi che gli aspiranti comici possano dire o fare sul palco?
Sinceramente no, spero che si sentano liberi di dire quello che reputano divertente. Il tema della libertà di espressione è un tema complesso perché dipende molto dal contesto. In questi piccoli club noi puntiamo sul fatto che quello che viene detto è palesemente scherzoso, senza il peso del giudizio morale o etico. Naturalmente in televisione la questione è più spinosa, perché ci può essere chiunque davanti allo schermo.
L'unico limite sarà l'oversympathy...
Esatto. Non si può dare una regola a priori su cosa sia giusto dire e cosa no. Le stesse parole in bocca a persone diverse possono risultare più o meno offensive. L'oversympathy è uno strumento che vuole frenare l'entusiasmo sconsiderato e la ricerca della risata a tutti i costi
Ti sei mai trovato in questa situazione?
Nella vita spesso sono stato io il primo a cercare per forza la risata, questo format è terapeutico anche per me. Con l'esperienza ho capito quando bisogna alzare il volume e quando abbassarlo. E' una cosa che riguarda un po' tutti credo, quando magari fai una battuta e poi ti accorgi che nella tua testa faceva più ridere
Quando ti è capitato l'ultima volta?
Una volta ho partecipato a un evento all'ambasciata americana a Roma, in onore di Bertolucci. Stavo parlando di mozzarelle con Paolo Sorrentino quando è passato il maestro con la sua carrozzina elettrica, con i faretti accesi. Per stupiro faccio una battuta sul fatto che doveva stare attento perché c'era la ztl.
Come ha reagito Sorrentino?
Lui l'ha trovato, giustamente, estremamente irrispettoso. Volevo farlo ridere per l'enorme amore e rispetto che provo per lui, ma questo mi ha portato a essere oversympathy. La sua reazione mi ha aperto gli occhi e spero che il bottone di oversympathy abbia la stessa funzione.
Nel mondo della comicità, e in particolare della stand-up, il gender gap è ancora molto presente. Secondo te perché?
E' una domanda misteriosa, forse è anche una questione antropologica. Nella memoria arcaica è sempre stato l'uomo che ha dovuto corteggiare la donna, la comicità è sempre stato uno strumento di corteggiamento. Di sicuro c'è stato un retaggio patriarcale che ha chiuso delle porte alle donne in passato, ma penso anche che storicamente forse siano state interessate più da carriere impegnate come quella drammatica.Oggi per fortuna le cose sono cambiate e si è capito che c'è bisogno di punti di vista diversi. Ce ne sono ancora poche forse perché è stata data più tardi questa possibilità, negli anni credo e spero che saranno sempre di più.
Le prevendite per i biglietti sono aperte su ticketone.it e nei punti vendita autorizzati. Per tutte le informazioni sulla modalità di registrazione e partecipazione allo show, consultare il sito www.oversympathy.com.
Queste le date e i club dove si svolgeranno gli spettacoli:
ROMA - LARGO VENUE - 6/7/8 MAGGIO
MILANO - SANTERIA TOSCANA 31 - 17/19/26 MAGGIO
TORINO - HIROSHIMA MON AMOUR - 28/29/30 MAGGIO