Roma, momenti di tensione tra studenti e forze di polizia alla Sapienza | Il ministro Bernini: "Azioni squalificanti"
I giovani hanno occupato il rettorato lunedì e i problemi sono sorti quando un gruppo ha tentato di entrare nell'edificio durante l'assemblea dei collettivi che lamentano: "La rettrice ci nega un incontro"
Momenti di tensione all'università La Sapienza di Roma tra studenti e forze di polizia. I giovani hanno occupato il rettorato lunedì sera e i problemi sono sorti quando un gruppo ha tentato di entrare nell'edificio, durante l'assemblea dei collettivi universitari. Tra i manifestanti e gli agenti c'è stato qualche spintone: gli studenti hanno urlato "vergogna, vergogna" e intonato il coro "Siamo tutti anti sionisti". Con loro anche i lavoratori della ex Gkn. Sul caso è intervenuto il ministro dell'Università, Anna Maria Bernini, che ha condannato l'occupazione e l'aggressione al rettore di Genova definendole "azioni squalificanti".
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La condanna del ministro Bernini -
"Totale sostegno ai rettori Polimeni e Delfino. L'occupazione del rettorato de La Sapienza e l'aggressione al rettore dell'università di Genova sono azioni squalificanti che vanno ben oltre la libera manifestazione del pensiero o la protesta pacifica. Le università non sono zone franche dove si possono mettere in atto intimidazioni o compiere reati. La violenza che alcuni collettivi stanno imponendo all'intera comunità accademica è intollerabile e vede come principali vittime proprio gli studenti. Condanno fermamente quanto sta accadendo e ringrazio le forze dell'ordine per il loro sostegno", ha affermato la Bernini.
La rettrice: "Pronti al dialogo ma no alla violenza" -
"In riferimento alle richieste avanzate da alcune studentesse e alcuni studenti che hanno occupato nelle ultime ore alcuni ambienti del Rettorato, nel ribadire la più ferma condanna di ogni forma di violenza e di azione illegale e antidemocratica, l'Ateneo è disponibile, come sempre è stato, a portare in discussione eventuali istanze della Comunità studentesca, purché queste giungano in modo condiviso attraverso la propria rappresentanza negli Organi e non ledano i principi democratici e i diritti e le libertà altrui". Lo ha dichiarato in una nota la rettrice della Sapienza, Antonella Polimeni. L'università "riconosce quali strumenti di comunicazione e di decisione quelli definiti dalle leggi e dai regolamenti, informati dalle norme di convivenza civile che guidano il Paese - ha evidenziato ancora Polimeni -. Lo Statuto di Sapienza dota l'Ateneo di organi decisionali composti dai rappresentanti eletti delle diverse componenti della Comunità accademica, che portano negli Organi la voce e le opinioni dei soggetti rappresentati".
Collettivi: "Non ci hanno fatto parlare, hanno paura di un incontro" -
Intanto i collettivi della Sapienza, arrivati in corteo in viale Regina Elena, dove si trovano i locali dell'Economato, per raggiungere la rettrice Antonella Polimeni, hanno deciso di tornare indietro e si sono diretti verso San Lorenzo. "Non ci avete fatto parlare ma oggi abbiamo dimostrato che gli studenti Sapienza sono uniti, dalla stessa parte", hanno accusato al megafono. "Hanno paura di un incontro in cui mettiamo a nudo le loro contraddizioni, stanno mettendo le mani in pasto al genocidio. Che sia chiaro, non te la facciamo passare Polimeni", hanno aggiunto.