IL RAPPER SEMPRE PIU' NEI GUAI

Sean Combs indagato per traffico sessuale: blitz nelle sue abitazioni a Los Angeles e Miami

Negli ultimi mesi diverse le cause legali per violenze e abusi intentate contro il famoso produttore musicale. Nei documenti depositati in tribunale compare anche il nome del principe Harry, che però non è coinvolto in nessun comportamento illecito

© IPA| Sean Combs

Sean 'Diddy' Combs, è indagato per presunto traffico sessuale e, con un blitz nelle sue abitazioni di Los Angeles e Miami gli agenti federali della Homeland Security Investigations, ovvero il Dipartimento per la Sicurezza Interna degli Stati Uniti, hanno confermato che è in corso un'indagine, non ancora meglio specificata, relativa a reati di tipo sessuale. Il rappresentante del rapper e produttore musicale, noto anche come Puff Daddy, non ha però ancora voluto rilasciare dichiarazioni.

© Tgcom24

Le perquisizioni e il blitz nell'ambito di un'indagine -

  Agenti federali hanno circondato la casa del rapper, 54 anni, a Los Angeles, nel ricco quartiere di Holmby Hills vicino a Beverly Hills e in un video diffuso sui media americani, si vede un gruppo di poliziotti dell'Homeland Security Investigations armati nel cortile della casa vicino alla piscina. Non è ancora chiaro se Diddy stesso fosse l'obiettivo ma, almeno due uomini, presumibilmente i figli del rapper, Justin e King Combs, sarebbero stati ammanettati.
Il rapper non si trovava, al momento delle perquisizioni, in nessuna delle due case, ma un video mostra il musicista che attende nervoso fuori da un ufficio doganale all'aeroporto di Miami. Secondo TMZ, Diddy e altre persone, che erano con lui, sarebbero stati fermati dai federali mentre si preparavano a salire a bordo di un jet privato, ma risultano ancora a piede libero.

Le altre accuse -

 Negli ultimi mesi sono state intentate diverse cause legali per violenza sessuale contro Combs. L'ultima risale a nemmeno un mese fa, quando l'impresario musicale è stato denunciato per molestie sessuali da un producer che lo accusava di averlo aggredito e costretto a fare sesso con prostitute. Rodney 'Lil Rod' Jones sostiene che Puff Daddy o Diddy, gli abbia messo le mani addosso mentre lavorava con lui per il suo ultimo album.
E questa è la quinta azione legale negli ultimi quattro mesi contro il tycoon dell'hip-hop, che ha replicato attraverso un avvocato: "È tutta una fiction. Abbiamo le prove che si tratta soltanto di menzogne". Secondo i documenti allegati alla causa in cui sono in gioco 30 milioni di dollari, Jones afferma di aver abitato e viaggiato con Combs tra settembre 2022 e novembre 2023. L'uomo sostiene di essere stato drogato e "ricorda di essersi svegliato nudo in stato confusionale a letto con il musicista e due prostitute". Allegate all'azione legale sono foto di feste a casa del rapper che mostrerebbero ragazze minorenni e prostitute sotto l'effetto di stupefacenti. Coinvolti nella causa sono il figlio di Combs, Justin, la sua capo di gabinetto Kristina Khorram e executive di Universal Music e Motown.

Nei documenti depositati in tribunale anche il nome del Principe Harry -

 Nei documenti depositati in tribunale negli Stati Uniti il mese scorso, Lil Rod sostiene che l'"affiliazione" di Diddy al principe Harry e ad altre star ha permesso a lui e ai suoi soci di ottenere "legittimità". Non c'è alcun accenno al fatto che Harry abbia tenuto comportamenti illeciti o anche fosse solo a conoscenza di comportamenti illeciti da parte di altri. Secondo la causa gli ospiti erano attratti dalle feste di Diddy "ad alto tasso di sesso" grazie "ai contatti del rapper con celebrità come atleti famosi, figure politiche di spicco, artisti, musicisti e dignitari internazionali come il reale britannico, il principe Harry". In particolare il principe Harry ha incontrato PDiddy e Kanye West in occasione di una festa dopo lo spettacolo per ringraziare coloro che avevano partecipato al Concerto per Diana allo stadio di Wembley nel 2007.

Le accuse della ex compagna Cassie -

 L'azione legale fa seguito al patteggiamento in novembre tra Combs e la cantante R&B Cassie (vero nome Casandra Ventura), la sua ex compagna per oltre un decennio, dopo le accuse di lei di coercizione sessuale, violenze e stupro.

La donna lo ha accusato davanti alla Federal District Court di Manhattan di averla sottoposta a una catena di abusi cominciati poco dopo il loro primo incontro nel 2005, quando lei aveva 19 anni. Cassie sostiene che Sean Combs l'avrebbe picchiata, drogata e costretta a fare sesso con prostituti maschi mentre lui filmava gli incontri. Nel 2018, quando la relazione era quasi arrivata al capolinea, Combs si sarebbe poi introdotto a forza nella sua casa e l'avrebbe stuprata. "Dopo anni di silenzio e di buio sono finalmente pronta a raccontare la mia storia", ha proclamato Casandra, che ha spiegato anche: "Lo faccio a beneficio di altre donne soggette a violenza e abusi nel corso di una relazione". L'impresario ha negato con forza le accuse e, attraverso un avvocato, le ha definite "vergognose".

Violenza sessuale su minori -

   A dicembre 2023 una donna ha fatto causa a Combs, sostenendo che lui e altri due uomini nel 2003 la violentarono in uno studio di registrazione di New York, quando lei aveva solo 17 anni.
Secondo la ricostruzione della donna, la cui identità non è stata rivelata, all'epoca frequentava l'undicesimo anno di una scuola superiore in un sobborgo di Detroit, quando incontrò in una lounge Harve Pierre, l'allora presidente dell'etichetta discografica Bad Boy Entertainment di Puff Daddy. L'uomo la portò su un jet privato a New York, in uno studio di registrazione dove le furono somministrate droghe e alcol fino a renderla incapace di acconsentire al sesso. A quanto dichiarato dalla donna Pierre, Puff Daddy e un altro si alternarono nella violenza. La causa include fotografie della donna seduta sulle ginocchia del rapper che, secondo l'accusa, erano state scattate la notte in questione al Daddy's House Recording Studio.

Puff Daddy nega tutto -

 Puff Daddy ha negato tutto, professandosi innocente anche per le precedenti accuse. "Nelle ultime due settimane, sono rimasto seduto in silenzio e ho guardato le persone che cercavano di assassinare il mio personaggio, distruggere la mia reputazione e la mia eredità", ha fatto saper attraverso un comunicato. "Accuse disgustose sono state mosse contro di me da persone in cerca di un rapido guadagno. Vorrei essere assolutamente chiaro: non ho fatto nessuna delle cose orribili che mi vengono accusate. Combatterò per il mio nome, la mia famiglia e per la verità".

"Traffico sessuale di adolescenti" -

 Come affermato nella denuncia, gli imputati hanno preso di mira un'adolescente vulnerabile delle scuole superiori come parte di un programma di traffico sessuale che prevedeva di fornirle droghe e alcol, per poi trasportarla con un jet privato a New York City dove è stata stuprata in gruppo dai tre imputati individuali, nello studio del signor Combs (Sean Combs, vero nome di Puff Daddy)" ha detto in un comunicato Douglas Wigdor, avvocato della donna. "La depravazione di questi atti abominevoli ha, non a caso, segnato la nostra cliente per tutta la vita".

Il magnate dell'hip hop in declino -

  Per l'impresario il risarcimento aveva chiuso il caso legale, ma il danno sostanziale alla sua reputazione e alla sua legacy era già emerso con il ritorno a galla di vecchie accuse di violenza: per altre tre di queste il rapper è stato portato in tribunale. Negli anni '90, lavorando con star come Notorious B.I.G. e Mary J. Blige per la sua etichetta Bad Boy Records, Combs è stato il motore per la commercializzazione dell'hip-hop. L'impresario è ricchissimo, con una fortuna stimata a un miliardo di dollari e guadagni annuali, secondo Forbes, di 90 milioni, ma a causa delle azioni legali si è dimesso da Revolt, la rete televisiva musicale da lui fondata nel 2013
Tre volte vincitore del Grammy Combs ha anche creato l'abbigliamento alla moda Sean John, ha lanciato il canale Revolt TV incentrato sulla musica e ha prodotto il reality show "Making the Band" per MTV. Il suo ultimo album, "The Love Album - Off the Grid", è stato pubblicato l'anno scorso pochi giorni dopo che Combs è stato premiato agli MTV VMA. È stato nominato come miglior album R&B progressivo ai Grammy Awards di febbraio, ai quali il rapper-magnate non ha partecipato.

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