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Bimbo in stato vegetativo per aver mangiato un pezzo di formaggio, il padre: "Indecente che l'azienda sia stata premiata" 

Gian Battista Maestri a "Pomeriggio Cinque": "Non c’è giustizia in questi casi"

Gian Battista Maestri, il padre del bimbo in stato vegetativo per aver mangiato un pezzo di formaggio parla ai microfoni di " Pomeriggio Cinque" e ripercorre la vicenda accaduta nel 2017. " Non è possibile avvelenare un bambino con il formaggio", considera l'uomo che da sette anni ormai vive un incubo. 

Il risarcimento e la premiazione del caseificio - La famiglia Maestri ha ricevuto 2.500 euro di risarcimento del danno, una cifra irrisoria a fronte della tragedia subita. " Era la pena massima prevista dal codice penale", fa sapere il padre del bambino che considera " vergognosa e indecente" la premiazione dell'azienda produttrice del formaggio che ha avvelenato suo figlio. "L'azienda turistica della Val di Non ha riconosciuto al caseificio, condannato per lesioni gravissime personali, l'eccellenza della qualità dei loro prodotti. Sono indignato", continua Maestri. 

La corsa in ospedale e il rifiuto della pediatra - Il 5 giugno 2017 il bimbo, che all'epoca aveva 4 anni, si era sentito male dopo aver mangiato un pezzo di formaggio "Due Laghi" contaminato dal batterio escherichia coli: era stato quindi portato all'ospedale di Cles ( Trento) ed era rimasto in osservazione per diverse ore prima di essere trasferito al Santa Chiara vista la gravità del suo caso. La pediatra si sarebbe rifiutata di visitare il bambino perché "stanca". Lo spiega proprio il padre del bambino che dice: "Chiamata per un consulto dalla chirurga la pediatra ha detto 'non ho tempo, sono stanca è tutto il tempo che corro'". La dottoressa adesso è stata rinviata a giudizio, ma per Gian Battista Maestri " non esiste giustizia in questi casi". " Non posso dire di essere soddisfatto con un bambino in stato vegetativo. Ormai non provo più felicità né soddisfazione, non provo nessun sentimento. Il formaggio non doveva essere avvelenato. Hanno ucciso un bambino", conclude.

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