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Jet e navi cinesi a Taiwan, Pechino prepara "l'invasione nel 2027"

Il comandante delle forze Usa nell'Indo-Pacifico: "La Cina sta costruendo un arsenale militare e nucleare a una velocità mai vista dalla Seconda guerra mondiale"

Ansa

Il ministero della Difesa di Taiwan ha rilevato un totale di 32 aerei e 5 navi da guerra dell'Esercito popolare di liberazione intorno all'isola e altri "20 velivoli impegnati in un inedito volo notturno di pattugliamento e combattimento congiunto". La più grande impennata delle attività militari cinesi del 2024 non è quindi sfuggita ai radar di Taiwan, mentre dagli Usa lanciano l'allarme: "Pechino pronta a invadere l'isola nel 2027".

Tgcom24

Tutti questi sono segnali, inclusi i ripetuti sconfinamenti della linea mediana dello Stretto di Taiwan, che fanno ipotizzare agli esperti militari una mossa ben precisa in vista della cerimonia del 20 maggio di insediamento del nuovo presidente taiwanese William Lai, considerato il "separatista distruttore della pace" e nella lista nera di Pechino.

Usa: "Cina si arma più velocemente"   La Cina, intanto, sta costruendo un arsenale militare e nucleare a una velocità mai vista dalla Seconda guerra mondiale "per essere pronta a invadere Taiwan per il 2027", anno del centenario della fondazione dell'Esercito popolare di liberazione. Il comandante delle forze Usa nell'Indo-Pacifico, John Aquilino, ha sottolineato che le truppe cinesi hanno simulato negli ultimi anni attività che potrebbero portare a un attacco ai danni di Taipei. I militari della Repubblica popolare, ha aggiunto sempre Aquilino in un'audizione tenuta mercoledì alla Camera Usa, sono "più aggressivi e incoraggiati" dalle tensioni in Ucraina e in Medioriente.

"Cina, Russia, Corea del Nord, Iran: asse del male"   L'ammiraglio ha anche messo in guardia sul rischio di conflitto dentro e intorno alle Filippine: "È un punto molto critico che potrebbe sfociare in pessimi scenari. Il fatto che l'esercito cinese ora spari e speroni le navi filippine che tentano di sostenere i Marines è motivo di forte preoccupazione". Dalla stessa audizione è emerso una zona Indo-Pacifico sempre più instabile per il fatto che l'alleanza in evoluzione tra Cina, Russia, Corea del Nord e Iran ("un nascente asse del male", secondo Aquilino) sembra incoraggiare anche il leader nordcoreano Kim Jung-un ad aumentare le sue intemperanze.

"Sono convinto che la Corea del Nord non solo reagisca alle nostre attività, ma in molti modi le rispecchi", ha rincarato il generale Paul LaCamera, comandante delle forze armate Usa in Corea del Sud. Fornendo materiale bellico per lo sforzo di Mosca contro l'Ucraina, Kim "ha l'opportunità di testare parte della sua tecnologia sul campo di battaglia. Non solo quella missilistica, ma anche la sua artiglieria e altro". 

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