Felici, insieme. È il claim scelto quest'anno per la Giornata internazionale della felicità, che si celebra ogni 20 marzo dal 2013. "In questo momento di incertezza e conflitti, il tema di quest'anno ci ricorda che la felicità duratura deriva dal sentirsi connessi agli altri e dall'essere parte di qualcosa di più grande", spiegano gli organizzatori della Giornata, coordinati da Action for Happiness, un movimento no-profit di persone provenienti da 160 Paesi.
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La Giornata internazionale della felicità è stata istituita nel 2012 con una risoluzione dall'Assemblea Generale dell'Onu per promuovere il benessere collettivo di tutte le persone attraverso politiche pubbliche che tengano conto che lo scopo fondamentale dell'umanità è la ricerca della felicità.
Cosa si può fare di concreto per rendere felici se stessi e gli altri? Bastano gesti semplici: ascoltare realmente ciò che le persone dicono, senza giudicare; offrire supporto a un membro della famiglia o un collega; dispensare commenti positivi a più persone possibili, magari non solo nella giornata dedicata alla felicità; condividere con gli altri una storia incoraggiante. Il risultato potrebbe essere sorprendente, come ricevere... un sorriso inaspettato.
La felicità va promossa anche a lavoro -
La felicità è un sentimento che, per oltre 9 lavoratori su 10, è fondamentale anche nella propria azienda, sempre alla ricerca del benessere quotidiano e di piccole gratificazioni. E' quanto emerge dal 7° Rapporto Censis-Eudaimon, in un quadro che vede però spesso i dipendenti insoddisfatti. Per questa indagine, infatti, il 93,7% degli occupati considera molto importante il benessere e la felicità quotidiana, quella generata dal piacere di tante piccole gratificazioni, che assumono un valore quasi consolatorio in contesti ostili e indefiniti.
"C'è però ancora molto da fare", spiega Alberto Perfumo, fondatore e amministratore delegato di Eudaimon. "L'insoddisfazione generalizzata degli occupati italiani è evidente e cresce il rischio di disaffezione: il 67,7% vorrebbe ridurre il tempo dedicato all'attività lavorativa e già oggi il 30,5% dei lavoratori afferma di impegnarsi lo stretto indispensabile sul posto di lavoro. Il Welfare, sempre più conosciuto e richiesto, può essere una giusta risposta".
Trattando di benessere e felicità sul posto di lavoro, il portale statunitense Insider Monkey ha recentemente pubblicato la classifica degli impieghi più felici al mondo. Tra gli elementi presi in considerazione per stilare la graduatoria ci sono l'equilibrio tra lavoro e vita personale e il grado di autonomia offerto. Il risultato è che i lavori più felici appartengono alle categorie legate all'arte oltre che alla cura e alla formazione del prossimo.