Uno studente che assisteva in tribuna alle comunicazioni in Senato di Giorgia Meloni ha mimato con la mano il gesto della pistola contro il premier. L'episodio è avvenuto dopo che il presidente Ignazio la Russa aveva salutato gli allievi del liceo Righi di Roma. Il gesto è stato interrotto dall'intervento di una docente. Successivamente sono intervenuti anche gli assistenti parlamentari. "Ringrazio i colleghi per la solidarietà", ha commentato il presidente del Consiglio. "Mi colpisce - ha aggiunto - che un gesto del genere venga fatto nel giorno in cui ricorre l'anniversario dell'omicidio di Marco Biagi". Dall'istituto è stata poi inviata una lettere di scuse.
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Le scuse del ragazzo che verrà sanzionato dalla scuola -
Il ragazzo, minorenne e seduto in prima fila, si è poi scusato di quel gesto che evoca gli anni terribili di piombo (era la P38 mimata nei cortei) e che ora vive nei video dei trapper che giocano a fare i boss. L'indignazione politica non è tardata come la reazione della scuola. "Assumeremo un provvedimento disciplinare" nei confronti del ragazzo, ha fatto sapere la preside del liceo Righi, Cinzia Giacomobono. "Ci dispiace, chiediamo scusa, nessuno se l'aspettava", ha aggiunto la dirigente scolastica. Della questione si è subito occupato il questore anziano, Gaetano Nastri (FdI), che dopo l'accaduto ha incontrato la professoressa: la docente ha stigmatizzato il comportamento e il protagonista. Un gesto inappropriato, ha poi minimizzato Nastri.
Dall'istituto una lettere di scuse -
Una lettera di scuse è arrivata in serata al presidente del Senato, Ignazio La Russa, dal liceo rivolta alla premier Giorgia Meloni e anche al questore anziano Gaetano Nastri. La preside dell'istituto si è scusata per il comportamento dello studente. A quanto si apprende da fonti parlamentari, il presidente ha apprezzato la missiva e le scuse.
Le parole di La Russa in Aula -
Poco prima, il presidente del Senato Ignazio La Russa, alla ripresa dell'Aula per la discussione generale sulle comunicazioni della premier, aveva fatto cenno all'episodio: "Mi corre l'obbligo di segnalare un gesto non proprio elegante, voglio essere light, avvenuto mentre salutavo gli studenti di una scuola di Roma: da parte di uno studente ci sono state due dita e il pollice alzato verso la premier immediatamente represso da una delle insegnanti che mi piace qui segnalare per condannarlo nella maniera più decisiva, anche se si tratta di un ragazzino".
Le reazioni della politica -
Per il capogruppo di Fratelli d'Italia al Senato Lucio Malan, si tratta di "un gesto senza precedenti. Mi auguro che le autorità scolastiche prendano adeguati provvedimenti". "Quel qualcuno non ha appreso la lezione degli anni di piombo, che hanno dilaniato l'Italia, distrutto famiglie, portato dolore ad un'intera generazione circondata dal vento malevolo dell'intolleranza. Quel vento non deve più tornare", ha tuonato la senatrice di Fratelli d'Italia Cinzia Pellegrino, coordinatore nazionale del Dipartimento tutela vittime di Fratelli d'Italia.
"Clima di odio innescato nelle scuole e nelle piazze dalle sinistre" -
Il senatore di Fratelli d'Italia, Raffaele Speranzon, vicepresidente vicario FdI a Palazzo Madama ha parlato di "gesto insano" che va condannato da tutti i gruppi politici. Si è trattato di un "gesto di cattivo gusto e segno di disprezzo verso le istituzioni" per la senatrice di FI Licia Ronzulli, che ha ringraziato l'insegnante dello studente per "essere prontamente intervenuta". Per Giulia Cosenza (FdI) preoccupante è il "clima di odio e di tensione innescato nelle scuole e nelle piazze dalle sinistre".