FINO AL 21 APRILE

Winnie e i "Giorni felici" di Beckett, all'Elfo Puccini di Milano un capolavoro del teatro dell'assurdo

Francesco Frongia dirige Elena Russo Arman in un'interpretazione intensa e densa di sfumature. La protagonista è bloccata in un cumulo di sabbia in mezzo al deserto con il marito ai piedi della duna

"Giorni felici" di Samuel Beckett, uno degli autori più noti del teatro dell'assurdo, va in scena, in prima nazionale, all'Elfo Puccini di Milano. Elena Russo Arman è la superstar della produzione diretta da Francesco Frongia e interpreta con la sua spontaneità sorridente e luminosa la protagonista Winnie. Accanto a lei il marito Willie (Roberto Dibitonto), che l'accompagna nella sua esperienza di vita in un deserto, ai confini del mondo. 

© Tgcom24

Teatro e stupore -

 "Da tempo volevo lavorare con Elena Russo Arman - dice il regista - e tra i molti progetti sui quali abbiamo fantasticato nessuno ci è sembrato più giusto di Giorni felici. Elena ha in sè lo stupore dello sguardo di Winnie che rende positiva anche la situazione peggiore. Rende speciale anche la relazione con il suo Willie: due esseri solitari in un mondo che si sta estinguendo e che ricorda tanto la dimensione di Alice nel paese delle meraviglie". 

Tra sabbia e felicità -

 Immersa fino alla vita in un cumulo di sabbia in pieno deserto, Winnie è felice e sempre, al suono della campanella che scandisce la sua esistenza, accoglie con gioia un altro "giorno felice". L'ottimismo e il sorriso non cedono mai alla tristezza. Winnie è intrappolata dentro il suo mucchio di sabbia ma non chiede aiuto agli uomini che passano e vanno. Felice, o costretta ad essere felice, non ha scelta se non quella di essere viva in un mondo che sta per estinguersi. 

L'opera in cui "non succede nulla" -

 Frongia ci propone la sua interpretazione di un testo problematico e denso di interrogativi sulla nostra condizione nel mondo contemporaneo, in cui Winnie recita la sua parte senza dare risposte né soluzioni, e ancora meno spiegazioni. Qualcuno ha detto che Beckett ha "realizzato un'opera in cui non succede nulla, ma che tiene incollati gli spettatori". Con la sua interpretazione al limite dell'impossibile, Winnie fa scorrere davanti a noi la sua vita con le sue gioie e i suoi ricordi, i suoi amori e le sue paure che sono anche i nostri. E con il suo sorriso assurdamente felice ci trasmette speranza e disperazione contemporaneamente. 

Al Teatro Elfo Puccini, sala Fassbinder, fino al 21 aprile
Giorni felici di Samuel Beckett, traduzione di Gabriele Frasca
Regia di Francesco Frongia
Con Elena Russo Arman, Roberto Dibitonto
Scene e costumi di Ferdinando Bruni
Luci di Roberto Faiolo
Suono di Lorenzo Crippa
Martedì ore 21, mercoledì e giovedì ore 20, venerdì ore 20:30, sabato ore 19:30, domenica ore 16:30