Boom di promossi alle prove scritte del concorso per i docenti che ha preso il via lo scorso 11 marzo. Nonostante una soglia di sbarramento piuttosto elevata - si doveva prendere un punteggio di almeno 70 su 100 - oltre 8 candidati su 10 sono stati ammessi all'orale. Nelle prove di selezione per la scuola secondaria, che sono ancora in corso, hanno fatto anche meglio avvicinandosi quasi al 90% di tasso di successo. A rivelarlo i dati diffusi dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, che svelano uno scenario nettamente diverso rispetto alle “stragi” di candidati a cui abbiamo assistito negli ultimi concorsi nazionali. La partita dunque si giocherà tutta nell’ultima prova di concorso, l’orale con simulazione di una lezione.
Concorso scuola infanzia e primaria: Veneto, Marche e Friuli Venezia-Giulia le regioni con più promossi
Come evidenzia un'analisi effettuata dal portale Skuola.net, per quanto riguarda le classi della scuola dell’infanzia e della primaria, sui 55.676 candidati che si sono presentati alle prove (ovvero la stragrande maggioranza dei 69mila che si erano iscritti) per mettere le mani su una delle oltre 15 mila posizioni, ben 44.615 hanno superato lo scritto, corrispondenti all’80,13% sul totale dei presenti.
Scorrendo un po’ la classifica regionale, si può notare come la maggior concentrazione di successi si riscontra in Veneto, con un tasso di promozioni che supera il 90%. A seguire si piazzano le Marche (88,6%) e il Friuli-Venezia Giulia (88%). La scrematura maggiore, invece, è stata fatta in Basilicata: qui a superare la prova è stato il 69,5% dei presenti. Obiettivo più abbordabile anche in Puglia, in Campania e nel Lazio, dove è passato circa il 73% dei candidati.
Concorso scuola secondaria: tassi di promozione superiori al 90% in sei regioni
Ancora meglio, come detto, hanno fatto gli aspiranti prof delle scuole medie e superiori. Anche se le prove sono ancora in corso di svolgimento, già si sa che su 130.252 insegnanti che hanno svolto il test (il 75% dei circa 173mila iscritti), ce l’hanno fatta in 113.543, ovvero l’87,17% del totale. Quasi tutti, perciò, potranno continuare a coltivare il sogno di accaparrarsi uno degli oltre 29 mila posti a concorso per questi livelli.
Dal punto di vista geografico, in questo caso, il rendimento migliore si registra in Friuli-Venezia Giulia e nelle Marche (in entrambi i casi si supera il 92% di promozioni), seguite da Emilia-Romagna, Liguria, Toscana e Abruzzo, tutte oltre il 90%. Specie qui, adesso, la differenza la farà soprattutto il punteggio dello scritto.
Non sempre è andata così bene
Sembrano dunque lontanissimi i tempi in cui il concorso docenti si trasformava in un’ecatombe di candidati. Eppure era l’altro ieri. Basta ricordare quanto successo alla selezione andata in scena in vista dell’anno scolastico 2022/2023, quando solo la metà delle cattedre disponibili risultò coperta, per mancanza di candidati per alcune classi di insegnamento ma anche per uno scarso rendimento nelle prove. Per certificare che, effettivamente, stavolta c’è stato un reale cambio di passo bisognerà attendere la conclusione della procedura. Ma i primi segnali sono confortanti.