È polemica per un audio privato nel quale Marcello Pittella, plenipotenziario di Azione in Basilicata, paragona se stesso agli ebrei mandati a morire nelle camere a gas. "L'uomo di fiducia della Schlein dice che Azione non può partecipare alla lista del centrosinistra perché Calenda ha avuto delle parole poco tenere sul Pd e Conte e soprattutto perché ha detto che Bardi è una brava persona", spiega Pittella nell'audio. E poi commenta: "È un comunicato che fa mettere le mani nei capelli. Mi rattrista tremendamente perché vuol dire che c'è proprio un'azione a far male, a far morire. Sapete quando deportavano gli ebrei e dovevano portarli nelle camere a gas? Ecco, io sono un ebreo per loro che deve morire". Pittella si è poi scusato pubblicamente: "Sono profondamente dispiaciuto per l'accaduto e mi scuso con chi può essersi sentito offeso".
L'audio di Pittella -
"Adesso andiamo avanti", ha continuato Pittella nell'audio inviato ai sui sostenitori. L'ex governatore lucano precisa poi di aver "proposto a Chiorazzo, per l'ennesima volta, di fare un patto con me candidato presidente. Lui ha detto che Basilicata (casa, ndr) comune senza lui come candidato presidente non si può fare. Era stato da noi chiamato, con me e Calenda - ha proseguito - a fare un patto e si è rifiutato di farlo perché aspettava il Pd, cioè Speranza, Folino e Bubbico. Noi non possiamo andare a ruota di Chiorazzo - ha infine spiegato - e quindi aderiamo al centrodestra con tutte le difficoltà del caso" e comunque "solo per una ragione programmatica. Ora - ha concluso Pittella - dobbiamo soltanto, se siete d'accordo, lavorare molto, dimostrare che siamo forti in campo, determinati, decisi e che sopravviviamo anche a coloro i quali attentano alla nostra vita politica e istituzionale".
E, infatti, lunedì mattina, Pittella e il segretario lucano del partito, Donato Pessolano, hanno annunciato che alle Regionali in programma il 21 e il 22 aprile Azione sosterrà il governatore uscente Vito Bardi (Forza Italia), ricandidato alla guida della coalizione di centrodestra.
Le scuse -
Poi, dopo le polemiche sull'audio, sono arrivate le scuse pubbliche di Pittella. "Giorni di stress e tensione emotiva hanno generato una ingiustificata e totalmente non voluta iperbole in un audio privato - ha spiegato -. Parole che ho usato per rappresentare il modo in cui, dopo aver governato la Regione per il centrosinistra con dignità e onore, siamo stati trattati. Sono profondamente dispiaciuto per l'accaduto e mi scuso con chi può essersi sentito offeso".