Per gli agricoltori sono in arrivo esenzioni, per le piccole aziende inferiori ai dieci ettari, dai controlli e dalle sanzioni legate alla Pac (Politica agricola comune) e incentivi per il rispetto degli obblighi sui terreni agricoli previsti per accedere ai fondi Ue. Sono le nuove proposte dell'Unione europea a favore degli agricoltori annunciate dalla presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen.
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Le incertezze per gli agricoltori -
"Gli agricoltori affrontano crescenti incertezze - ha detto la von der Leyen nel corso di una telefonata con il premier polacco Donald Tusk-, causate da eventi geopolitici come la guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina. Dobbiamo sostenerli ulteriormente".
Alleggerire gli oneri amministrativi -
Le proposte saranno presentate in via ufficiale dalla Commissione europea nelle prossime ore. Nel corso del suo colloquio con Tusk, von der Leyen ne ha anticipato i contenti mettendo in luce l'obiettivo di "alleggerire ulteriormente gli oneri amministrativi per gli agricoltori europei e dare agli agricoltori" stessi "e ai Paesi membri una maggiore flessibilità per conformarsi a determinate condizionalità" legate alla tutela dell'ambiente, "senza ridurre il livello generale di ambizione" del Green Deal e della Pac.
Alcuni terreni a riposo -
"Attraverso le modifiche proposte sarà possibile applicare determinati standard in modo più compatibile con le realtà quotidiane che gli agricoltori affrontano sul campo", ha evidenziato von der Leyen. Oltre alle esenzioni per le piccole aziende agricole, nel dettaglio l'esecutivo Ue propone di trasformare l'obbligo degli agricoltori di lasciare alcuni terreni a riposo in "un sistema di incentivi" che "verrà applicato retroattivamente dall'inizio dal 2024".
Una risposta alle richieste -
"In pratica - ha spiegato la numero uno di Palazzo Berlaymont - significherebbe che gli agricoltori sono incoraggiati a mantenere le aree non produttive, ma senza temere la perdita di reddito se non sono in grado di farlo. Le proposte, ha aggiunto von der Leyen parlando con Tusk, rappresentano "una risposta diretta alle richieste ricevute dalle organizzazioni degli agricoltori dentro e fuori la Polonia".