Il primo centro vaccinale operativo in Lombardia durante l'emergenza Covid, il Palaspirà di Spirano, in provincia di Bergamo, è stato vandalizzato nella notte con numerose scritte no vax. Il sindaco di Spirano, Yuri Grasselli, ha parlato di "un vile attacco alla struttura" e di "un'offesa alla nostra comunità" compiuta da "persone senza coraggio e dignità". Il primo cittadino ha poi reso noto che le telecamere di sorveglianza hanno ripreso i vandali in azione. Lunedì 18 marzo sarà celebrata la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'epidemia di Covid e il consigliere lombardo leghista Giovanni Malanchini ha detto che "l'atto vile" offende "queste persone e le loro famiglie che hanno sofferto a causa della pandemia".
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"Attorno alle 23.30, il PalaSpirà è entrato nel mirino dei no vax, che hanno lasciato con la vernice rossa scritte assolutamente indegne", ha denunciato sui social il sindaco di Spirano Yuri Grasselli. "Con molta fermezza voglio denunciare quanto successo anche perché, presumibilmente, lo stesso gruppo di persone - poco dopo il gesto - si è portato sotto casa mia e ha suonato il campanello più volte. Oltre a me, nello stesso stabile vivono persone anziane che si sono spaventate e si sono messe in allarme", ha aggiunto.
"Tutto ha un limite e questi gesti sono andati oltre tutto: il rispetto, il buon senso, l'educazione. Queste scritte denigrano il lavoro di chi ha trasformato il PalaSpirà in un centro vaccinale nei tempi più difficili della pandemia. Denuncerò quanto successo nelle sedi opportune.
Sui social mi resta lo sdegno e la preoccupazione che simili gesti possano essere replicati in altri luoghi diventati simbolo di speranza. Vorrei incontrare personalmente gli autori: sanno dove abito e non ho nessuna paura a confrontarmi con loro", ha concluso il primo cittadino.
"Non si è trattato di "bravate o proteste": le scritte No Vax apparse sul centro vaccinale di Spirano, nella Bergamasca, sono "offese, gravi" nei confronti di "una comunità intera", secondo il ministro degli Affari regionali Roberto Calderoli. "Chi ha imbrattato di scritte spray no vax i muri esterni del PalaSpirà a Spirano, il primo centro vaccinale operativo in Lombardia durante la pandemia, ha voluto offendere una comunità intera. E lo ha fatto - ha sottolineato Calderoli - imbrattando la targa che ricorda come, grazie al lavoro di tanti volontari e del personale sanitario, sono stati somministrate oltre 150mila dosi vaccinali tra il 2021 e 2022, salvando così migliaia di vite".
"Lo sfregio materiale ai muri si può ripagare (e auspico che i responsabili, una volta individuati attraverso le telecamere di sorveglianza, ripaghino tutti i danni materiali), ma lo sfregio morale, alla memoria - ha concluso -, non si può ripagare". "Chi ha imbrattato con scritte no vax i muri esterni del PalaSpirà - gli ha fatto eco il coordinatore della Lega in Lombardia Fabrizio Cecchetti, segretario d'aula alla Camera dei Deputati - non è solo un cretino, ma anche un teppista e un vandalo. Confido che grazie alle telecamere di sorveglianza questi vigliacchi vengono identificati e poi condannati a ripagare tutti i danni".
Nei giorni scorsi scritte No Vax erano comparse sui muri delle sedi di Pd e Cgil a Crema (Cremona) e al cimitero di Busto