Gabriele Marchesi, il coindagato di Ilaria Salis e ai domiciliari in Italia, deve essere consegnato e deve stare in carcere in Ungheria. È il senso della risposta fatta pervenire dalla Procura di Budapest alla Corte d'Appello di Milano che aveva chiesto alle autorità ungheresi di verificare la possibilità di "strumenti" alternativi al mandato d'arresto europeo, come i domiciliari in Italia, sospendendo la consegna. Solo con la "sua consegna e l'arresto", scrive la Procura ungherese, "sarebbe possibile garantire" che Marchesi "sia a disposizione delle autorità" e sia presente in particolare "agli atti procedurali".