Il 15 marzo, arriva in libreria "Fiore di notte. 1. Sogni infranti" (Oblomov Edizioni, 56 pp., 20 euro), il nuovo affresco storico della coppia Marco Nizzoli-Giovanni Furio - dopo "La strada della vita" - in cui si racconta un amore proibito nell'Italia fascista. Si tratta del primo volume di una storia dolente, che vede le belle speranze di tre giovani amici inghiottiti dalle tenebre della storia.
La trama - Auschwitz, inverno del 1943. Una giovane donna si spoglia prima di entrare nella camera a gas, una fotografia le scivola fuori dalla tasca e cade a terra. Tre figure, due ragazzi e una ragazza, sorridenti e felici. Testimonianza di una torrida estate del 1933 a Venezia, ricordo di una grande amicizia e di un'appassionata storia d'amore. Nelle lunghe giornate di scorribande tra le calli e attraverso i giardini, e nella penombra delle loro grandi case, i tre amici prendono coscienza dei propri desideri e aspirazioni. Complice un dramma teatrale, Fiore di notte, scritto dalla ribelle e anticonformista Ester, sorella gemella di Jacopo, i due ragazzi si ritroveranno amanti, ben presto costretti ad affrontare, in sé stessi e nel loro ambiente, il tabù e lo stigma sociale dell'omosessualità. Jacopo è ebreo, Hans è tedesco: entrambi sono figli di quell'élite che, per interesse, favorì l'ascesa del fascismo in Italia.
Gli autori - Marco Nizzoli è uno dei disegnatori più amati del panorama italiano. Alterna i suoi lavori più personali, come "I gatti di Riga" (Comma22, 2015), "La strada della vita" (con Giovanna Furio, Oblomov 2018), a quelli seriali per editori di grande prestigio, tra cui ricordiamo "Alan Ford", "Angel Dark", "Raymond Capp", "Napoleone", "Le Jour des Magiciens" e "Les Enfants du Crépuscule". Ha collaborato con Alejandro Jodorowsky per la serie "Il Mondo di Alef Thau", edito da Comma22. Dal 2010 fa parte del team di disegnatori di Dylan Dog, per il quale ha realizzato otto albi. Collabora in modo continuativo con l'editore Glénat in Francia.
Giovanna Furio si occupa di esoterismo, misticismo e religioni. Sin dall'infanzia si appassiona alla letteratura dell'orrore, agli antichi egizi e alla musica punk inglese e, dopo aver letto "Il nome della Rosa" di Umberto Eco, decide che un giorno la parola scritta sarà il suo raggio d'azione. L'esordio nella narrativa arriva nel 2006 con il romanzo breve "Mangiami l'anima e poi sputala", seguito nel 2011 da "I fantasmi di Milano". "La strada della vita" (Oblomov 2018) segna il suo esordio come sceneggiatrice di fumetti, per proseguire poi con "Cuori di ghiaccio" e "Fiore di notte" (Glénat 2021). Con quest'ultima pubblicazione affronta il genere del dramma storico tout court. Attualmente collabora in Francia con l'editore Glénat e con diverse riviste italiane.
Un'anteprima per i lettori di Tgcom24: