John Barnett, ex dipendente del colosso aerospaziale statunitense Boeing che aveva denunciato pubblicamente violazioni degli standard di sicurezza nei processi di produzione degli aerei di linea della compagnia, è stato ritrovato senza vita. Lo riferiscono i media statunitensi, secondo cui il 62enne ingegnere con oltre trent'anni di carriera in Boeing, durante i quali aveva anche assunto il ruolo di responsabile della qualità, è morto sabato, pare per una "ferita di arma da fuoco autoinflitta".
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La morte alla vigilia del processo -
Pochi giorni prima della sua morte, l'uomo era stato sottoposto a un lungo interrogatorio incrociato da parte degli avvocati di Boeing e del suo legale, e proprio sabato si sarebbe dovuto presentare in tribunale per tornare a testimoniare in merito alle presunte irregolarità nell'azienda dove aveva lavorato.
Tutte le denunce di Barnett -
Nel 2019, due anni dopo aver lasciato l'azienda, Barnett denunciò all'emittente britannica Bbc che Boeing si affrettava a far uscire dalla linea di produzione i suoi aerei di linea 787 Dreamliner scendendo a compromessi con i requisiti di sicurezza. La "Gola profonda" aveva denunciato tra le altre cose l'impiego deliberato di componenti difettosi, e che i sistemi di ossigeno di emergenza realizzati per i Dreamliner avevano una percentuale di guasti del 25%. L'uomo aveva dichiarato di essersi imbattuto in questi problemi già nel 2010, quando aveva iniziato a lavorare presso lo stabilimento di Boeing a North Charleston, e che le sue ripetute segnalazioni erano state ignorate dalla dirigenza. In una breve nota, Boeing si è detta "addolorata" per la morte dell'ex dipendente.
Boeing al centro delle polemiche -
Il decesso di Barnett arriva in un periodo in cui Boeing è al centro dell'attenzione negli Usa per le polemiche legate ai problemi di sicurezza che hanno funestato l'aereo di linea 737 Max, specie dopo il distacco di un portellone durante un volo operato dalla compagnia aerea Alaska Airlines lo scorso gennaio. Diversi documenti relativi al pannello che si è staccato in volo a gennaio non sono stati trovati negli impianti del colosso aerospaziale e il sospetto è che non siano mai stati prodotti.
Cambi al vertice -
Boeing, intanto, ha annunciato alla fine di febbraio la sostituzione di uno dei suoi principali dirigenti, Ed Clark (vicepresidente per il programma 737 e direttore generale dello stabilimento dell'azienda a Renton). Clark, che ha lavorato in Boeing per circa 18 anni, aveva assunto la direzione dello stabilimento di Renton nel 2021, mentre l'azienda cercava di riprendersi dai due gravissimi incidenti aerei che avevano coinvolto velivoli di linea 737 Max nel 2018 e nel 2019. Clark sarà sostituito da Katie Ringgold, che in precedenza aveva supervisionato le consegne dei 737 ai clienti. Boeing ha comunicato anche la creazione di un nuovo ruolo dirigenziale per la supervisione del controllo di qualità, che verrà affidato a un'altra vicepresidente dell'azienda, Elizabeth Lund.