ALLARME TERRORISMO

L'Aquila, arrestati tre palestinesi: pianificavano attentati | Volevano colpire con un'autobomba in Cisgiordania: le intercettazioni

Sono accusati di "associazione con finalità di terrorismo anche internazionale o di eversione dell'ordine democratico"

A L'Aquila la polizia ha arrestato tre palestinesi con l'accusa di "associazione con finalità di terrorismo anche internazionale o di eversione dell'ordine democratico". Gli indagati, secondo quanto diffuso dalla polizia, facevano opera di proselitismo e propaganda per l'associazione e pianificavano attentati, anche suicidi, contro obiettivi civili e militari in territorio estero.

© Tgcom24

L'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dei tre cittadini palestinesi residenti a L'Aquila è stata emessa dal gip distrettuale della città abruzzese, su richiesta della procura - Direzione distrettuale antimafia e antiterrorismo in coordinamento con la Procura nazionale antimafia e antiterrorismo.

Il "Gruppo di Risposta Rapida - Brigate Tulkarem" -

 Le indagini degli investigatori della Digos e del Servizio per il contrasto all'estremismo e al terrorismo internazionale della Direzione centrale della polizia di prevenzione, hanno accertato la costituzione di una struttura operativa militare denominata "Gruppo di Risposta Rapida - Brigate Tulkarem", articolazione delle "Brigate dei Martiri di Al-Aqsa" (riconosciuta quale organizzazione terroristica dall'Unione europea) che si propone di compiere atti di violenza con finalità di terrorismo anche contro uno Stato estero. Nei confronti di uno degli arrestati, è in corso una procedura di estradizione, su richiesta delle Autorità dello Stato di Israele, dinanzi alla Corte di Appello di L'Aquila.

Tra gli arrestati anche Anan Yaeesh -

 Fra le tre persone raggiunte dalla misura cautelare c'è anche Anan Yaeesh, il 37 enne palestinese attualmente in carcere a Terni dopo essere stato arrestato il 27 gennaio su richiesta delle autorità israeliane che ne chiedono l'estradizione. I legali di Anan Yaeesh nei giorni corsi hanno depositato un'istanza alla Corte d'Appello del capoluogo abruzzese per chiedere la revoca della misura cautelare che verrà discussa martedì. Secondo i legali, in caso di estradizione c'è il "rischio concreto ed effettivo che Yaeessh, che vive e lavora all'Aquila dal 2017, venga sottoposto a trattamenti inumani e degradanti" compresa "la tortura". A favore di Anan Yaeesh era scesa in piazza a Milano la comunità palestinese per chiedere di non concedere l'estradizione.

il piano per un'autobomba in Cisgiordania -

 Il gruppo (composto da Anan Kamal Afif Yaeesh, Ali Saji Ribhi Irar e Mansour Doghmosh), secondo l'ordinanza del gip, progettava un'azione terroristica da compiersi nell'insediamento israeliano di Avnei Hefetz, in Cisgiordania mediante l'utilizzo di un'autobomba. La pianificazione emerge dalle conversazioni intercettate dalla Polizia che ha svolto le indagini. "Si tratta di un'unità suicida, pronta ad agire in profondità e la nostra azione sarà prossima", si ascolta in una conversazione WhatsApp del 9 gennaio tra Yaeesh e Munir Almagdah, capo militare delle Brigate dei Martiri di Al-Aqsa.

Dalle intercettazioni sembra che Yaeesh fosse il capo del gruppo. Oltre a concordare gli obiettivi e le modalità operative degli attentati, i palestinesi definivano anche i dettagli relativi alle rivendicazioni, anche mediante la preparazione di video e comunicati. Nei video di propaganda figuravano miliziani armati intenti in attività di addestramento militare e all'uso delle armi di giovani reclute e bambini.

Le intercettazioni -

 Per quanto riguarda l'attentato in Cisgiordania, in una conversazione di Yaeesh con un altro palestinese, si progetta che l'azione debba essere filmata tramite telecamere installate sui fucili di precisione e sui berretti: "...Come l'ultima volta però, questa volta ad Avnei c'è molta gente...", "...Ho messo in testa di fare a loro uno scherzo per quanto riguarda quello che sta succedendo a Gerusalemme, con la vergogna che abbiamo subìto nel campo..."; e ancora: "Prepara qualcosa di forte per Avnei...", "...Magari, o una macchina sulla strada come Hamzi..."; e poi: "...va bene, ti manderò il prezzo per il pacco dell'amore e me lo devi procurare domani appena arrivano i soldi..."; "...la settimana prossima ti arriveranno delle telecamere da installare sul fucile e sui berretti, più giubbotti di protezione..."; "...Arriveranno la settimana prossima, cosi ogni combattimento, ogni colpo viene filmato...".

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