A Verona una dodicenne sarebbe stata sequestrata all'uscita di scuola e abusata da due sconosciuti. I carabinieri hanno arrestato due uomini, due cittadini indiani di 37 e 47 anni. I due, che si proclamano innocenti, in Italia da circa sei mesi, sono senza fissa dimora. L'aggressione risale a giovedì scorso, in un quartiere periferico.
© Tgcom24
All'uscita dalla scuola, nel primo pomeriggio, la ragazza sarebbe stata avvicinata dai due sconosciuti, afferrata con la forza e trascinata in un angolo di una strada secondaria, a poche centinaia di metri dall'istituto scolastico, vicino a un parco pubblico. Qui, tra le urla della vittima, i due avrebbero abusato della giovane, molestandola sessualmente. La studentessa ha lottato con tutte le forze, ha chiesto aiuto, e in un attimo di distrazione della coppia sarebbe riuscita a fuggire.
Nel frattempo, udite le urla della figlia, sul posto è arrivata anche la madre, ma i due uomini erano già fuggiti. I carabinieri, sulla base delle descrizioni, sono riusciti a fermare poco dopo la coppia di immigrati. All'audizione protetta della studentessa, la pm Valeria Ardito ha ritenuto che vi fossero elementi per convalidare il fermo di indiziato di reato. Sarà la gip del Tribunale di Verona a valutare se la versione dei due indagati regge o meno, di fronte alla descrizione dei fatti raccolta nella denuncia dalla madre della ragazzina.
Per voce del loro avvocato, i due stranieri sostengono invece che tutto sarebbe frutto di "un equivoco". Originari dell'India, i due uomini sono regolari in Italia. Non hanno fissa dimora, e lavorerebbero (probabilmente in nero) nel settore agricolo in provincia di Verona. Le accuse dalle quali devono difendersi sono gravi: violenza sessuale e sequestro di persona, aggravate dall'essere state commesse nei confronti di una minorenne. Gli investigatori potrebbero avvalersi anche delle immagini delle telecamere di sicurezza presenti nella zona.