L'8 marzo del 1924 nasceva a Verona Walter Michele Armando Annicchiarico, a tutti noto come Walter Chiari. Straordinario attore comico dalla vena istrionica esplosiva, protagonista del nostro spettacolo dal teatro di rivista alla televisione passando per il cinema. E per ricostruire la carriera e la vita, pieni di luci e ombre, successi clamorosi e cadute rovinose, proprio nel giorno dei cento anni esce "100% Walter" libro scritto da Michele Sancisi con Simone Annicchiarico (che di Walter Chiari è il figlio avuto con Alida Chelli) e che come sottotitolo riporta la frase emblematica: "Chiari. Biografia di un genio irregolare". "L'irregolarità è insita nel genio - precisa Simone Annicchiarico parlando con Tgcom24 -, non esistono geni normali".
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Questo libro, ricchissimo di testimonianze e documenti inediti, raccoglie aneddoti sorprendenti e spassosi, facendo al contempo luce su alcuni passaggi controversi della sua vita. Nato a Verona da un’umile famiglia pugliese e diventato milanese negli anni Trenta, si è affermato come re della rivista, per poi esordire nel cinema, dove ha interpretato più di cento film. Dagli anni 50 è stato un popolare volto della Tv in storiche trasmissioni come "Canzonissima" e "Studio Uno". Ha battuto per decenni record d’incassi del teatro brillante e riempito le pagine della stampa patinata con innumerevoli avventure sentimentali. Campione di stile ed eleganza italiani, Chiari ha vissuto 67 anni a cento all’ora. Simone Annicchiarico aveva già pubblicato dieci anni fa "Walter e io", un memoir che si concentrava sulla parte privata del rapporto tra lui e il padre. Ora il quadro si completa. "Qui c'è tutta la parte biografica di mio padre che là non c'era - spiega -. Chi leggeva il mio libro doveva già automaticamente sapere un po' chi era Walter Chiari. Invece qui c'è tutta la parte biografica di tutto quello che ha fatto tra radio, rivista, teatro, cinema e televisione".
La genesi di questa biografia si perde indietro nel tempo. "In realtà questo libro doveva uscire tantissimi anni fa per la Kowalski - spiega Annicchiarico -. E io avevo intenzione di fare un libro in cui raccontavo le mie storie, in più volevo mettere anche qualche cenno biografico. Siccome all'epoca lavoravo per Sky chiesi a Michele Sancisi, che stava lavorando anche lui per la rete, se poteva aiutarmi a raccogliere informazioni sul babbo e fare una ventina di pagine di biografia. Poi il mio libro non è più uscito perché ho perso la chiavetta, non ho più voluto continuare. E Michele, che aveva raccolto moltissimo materiale ha deciso di fare un altro libro autonomo".
Prima di "100% Walter" non esistevano biografie complete di Walter Chiari. "L'unica testimonianza era un libro che probabilmente, detto tra noi, avevano costretto mio padre a fare, negli anni 70, 'Quando spunta la luna a Walterchiari' - spiega Simone -, ormai fuori produzione da decenni". Secondo il figlio non deve però stupire che fino a oggi nessuno abbia pensato a una biografia completa di un attore pur così importante. "Forse è anche giusto sia stato così - afferma - perché era una persona sfuggente, così strana, lo trovavi mai, non sapevi mai dove era. Quindi anche un libro su di lui non sarebbe stato facile. Però stiamo riparando a questa mancanza di informazioni che c'era. Può darsi sia tutto parte del karma".
Il sottotitolo del libro è "Chiari. Biografia di un genio irregolare", a sottolineare come il percorso di Walter Chiari sia stato tutt'altro che lineare e ordinario. Ma Simone Annicchiarico rifiuta la definizione di irregolare. "Questa cosa credo sia uscita dopo la sua morte, ho iniziato a leggere la definizione di genio irregolare proprio nel 1991 - dice -. Però se ci pensi non esistono geni regolari: se sei regolare sei normale, ordinario, e quindi non un genio. Che non c'è niente di male, perché poi non è che la storia l'hanno fatta solo i geni, l'abbiamo fatta tutti insieme. Ma se uno dice che uno è un genio, secondo me, è automaticamente un irregolare, assolutamente".
Ma un personaggio "irregolare" (o geniale) come Walter Chiari che tipo di rapporto aveva con gli altri grandi del suo ambiente? "Credo che i legami più forti mio padre li avesse con la vecchia guardia - spiega Simone -. Lui è uscito a metà tra la generazione dei Totò, Macario, Gilberto Govi e quella di Vittorio Gassman, Ugo Tognazzi, Vianello, ma mio padre già a 18/20 anni era capo comico e quindi girava il teatro di rivista ed era molto molto legato ai Macario, ai Totò, ai Dapporto. Forse per questo stava più volentieri con quelli un po' più grandi di lui, ma solo perché lui negli anni 40 faceva la rivista, Sordi o Tognazzi no".
"100% Walter" è un libro prezioso per riscoprire non solo la vita e il genio di Walter Chiari, ma anche immergersi in un contesto che oggi più che mai appare lontano anni luce. "Spero che chiunque legga questo libro possa ritrovare e riscoprire veramente quant'era grande l'Italia e i personaggi che l'abitavano trenta o quarant'anni fa, solo quello - dice Annicchiarico -. Per avere almeno un paragone, perché se non si cominciano a fare paragoni, qua va malissimo. Abbiamo preso una china, secondo me, brutta brutta". La chiusura purtroppo però non ottimista, perché quando si chiede a Simone Annicchiarico se oggi potrebbe rinascere un "genio irregolare" come Walter Chiari, la risposta è lapidaria: "Zero proprio".
A Walter Chiari sarà dedicata la giornata del 14 marzo del "Sudestival" di Monopoli, giunto alla sua 24esima edizione. Oltre alla presentazione in anteprima al Sud di "100% Walter. Biografia di un genio irregolare", con entrambi gli autori ospiti in sala, ci sarà anche la proiezione del doc "Meglio esser chiari" di Cecilia Formenti, con Simone Annichiarico, e del famoso "Walter e i suoi cugini" di Marino Girolami.