Capi del desiderio.

Jo Squillo: Luisa Spagnoli, la collezione Fall/Winter 2024-25

“Che immensità, che bellezza! Costruiremo qui il regno dell’eleganza” esclamò il Duca di Morny, finanziere e fratellastro di Napoleone III, conquistato dallo splendore della costa di Deauville. Con un tour immaginario nei luoghi che resero intramontabile questa località normanna, attualissima icona di charme della Côte Fleurie, la collezione Luisa Spagnoli Autunno/Inverno 2024 interpreta i tanti volti di quell’eleganza.

Un fascino racchiuso fra capi del desiderio, combinati in outfit monocromi. Colori precisi, scelti per essere remixati creando nuovi, perfetti total look: nero o bianco, blu oceano o verde militare. E poi rosso carminio, rosa baby, peonia, giallo olio, caramello e un beige venato da tocchi dorati.

Una femminilità viaggiatrice, che in questa collezione declina ogni sfumatura di magia marina fra cappe e cappotti con colli staccabili in eco-pelliccia, abiti in maglia, long dress principeschi, un universo di giacche dal taglio impeccabile.

Seguendo la linea del corpo, giochi di texture alternano lucentezza e opacità fra maglieria, velluti e paillettes, lurex e pelle stampa pitone. Lucenti bottoni in metallo dorato evocano dettagli di capi nautici e marinière.

In passerella, giacche e cappotti delineano una pacata, essenziale sensualità: quella di Anouk Aimée, protagonista a Deauville di Un homme et une femme, diretto da Claude Lelouch nel 1966. Un mondo di lunghi cappotti quasi militari, sahariane e giacche dal taglio maschile, tailleur in velluto rosa o giallo olio. Giubbotti over con ampi revers e bordi arricciati si abbinano con pantaloni a trombetta, minigonne o longuette con spacchi infiniti.

L’immancabile savoir-faire Luisa Spagnoli nella maglieria spicca in modelli crop con maniche risvoltate e aperture sulla schiena, portati con culottes decorate da bottoni o aderenti pencil skirt a coste. Mentre giacche in maglia doppio petto si alternano a cardigan dove torna ricamato il nuovo logo della maison, interpretati con camice candide in seta e piccole polo in maglia aderente.

Un expertise che brilla nel volume di ampi giacconi furry morbidissimi, realizzati con i tanti colori di una soffice maglia punto pelliccia. Proseguendo sui passi di una disinvolta raffinatezza fra tailleur in pizzo di lana, abiti in più strutturata maglia a collo alto e, per la sera, un principesco long dress rosa baby in mohair.

Fu in un party anni ’50 che, a Deauville, il diplomatico e pilota Porfirio Rubirosa incontrò la bellissima ereditiera americana Barbara Hutton: un’atmosfera glamorous che ispira abiti e pantaloni in paillettes dégradé, nei toni del bianco o rosso rubino. Caldi filati in micro-paillettes dorate modellano così maxi pellicce con minigonna abbinata, abiti aderentissimi e lunghi cardigan doppiopetto. Sul red carpet, brillano lunghi abiti in velluto dallo scollo architettonico, con spalle scoperte o scollo a cappuccio nei toni marrone, nero o bordeaux.

E per una festa con le celeberrime star che, dal 1975, animano Deauville durante il Festival del Cinema Americano, perfetta l’originalità di completi e abiti in pelle stampa pitone, alternata ai motivi rettili che tornano stampati su maglie e persino piumini. Outfit da personalizzare con un mondo di cuffie e calzettoni in maglia, nelle cromie cult di collezione.

Nelle borse, clutch in pelle nera o marrone intrecciate a mano, lavorate da laboratori locali, racchiudono l’artigianalità del territorio; lavorazione ripresa anche su cinturine intrecciate in pelle marrone, rosso e verde militare.

Perfette in ogni occasione le scarpe dalla linea baby con cinturino, dove una suola piatta si alterna a un più scultoreo kitten heel: in pelle nera o camoscio nero, verde militare, bruno o carminio. Lasciando spazio ai nuovi rain boots in materiale plastico nero o rosa, con suola a contrasto e logo décor.