I Marlene Kuntz celebrano i 30 anni di "Catartica", loro primo album che ha lasciato un segno indelebile nel panorama musicale italiano, diventando una pietra miliare che ha anche creato tanti epigoni. Un disco "destinato a rimanere", come hanno spiegato Cristiano Godano e Riccardo Tesio presentando la ristampa in formato cd, doppio lp e box Deluxe in edizione limitata di quell'album in uscita l'8 marzo e un tour al via con la data zero del 12 marzo a Livorno. Saranno undici date, di cui sei già sold out, nelle quali la band cuneese suonerà quasi per intero il lavoro, insieme a canzoni dei due album successivi ("Il vile", "Ho ucciso paranoia") "per fotografare un'atmosfera, un periodo, un suono": gli anni 90 in cui la musica alternativa italiana divenne un fenomeno importante.
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Il successo dell'album -
"Catartica" rappresenta innanzitutto un suono diverso piombato in Italia come risposta a una fame di ascolti che arrivava da band underground d'oltreoceano, con le chitarre rumorose, il rock tagliente, il noise, gli effluvi di dissonanze e le distese di passaggi strumentali emotivi. Il successo del disco è stato sicuramente nell'importazione di un suono e il trattamento personale dello stesso, unito all'uso dell'italiano e come spiegato da Godano: "Avevamo dato noi stessi per riuscire a suonare come i nostri maestri e siamo riusciti a tenere il confronto con gli stranieri". "C'era molta consapevolezza ma sapevo anche quanto fosse folle cercare di fare i musicisti rock in Italia con quei modelli di riferimento, Sonic Youth e la scena noise e underground americana e inglese, ed esserci riuscito non può non inorgoglire. Riascoltando le registrazioni dell'epoca, eravamo bravi", ha aggiunto il frontman dei Marlene Kuntz.
L'importanza di "Catartica" -
"Affettuosa tenerezza e orgoglio è quello che provo per quel disco, sono orgoglioso di aver trasformato una passione in ciò di cui mi sono occupato nella vita", ha detto Cristiano Godano in conferenza stampa a Milano. E ha poi spiegato il percorso e il lento crescendo del disco verso un ruolo così importante nel panorama italiano: "Non c'è stato un momento topico in cui abbiamo capito l'importanza di Catartica, quando è uscito per noi era la realizzazione di un sogno, dopo 5-6 anni di gavetta in cui le cose sembravano non accadere. Era un traguardo raggiunto, poi ci abbiamo dato dentro per far sì che il sogno rimanesse realtà il più a lungo possibile. Momento dopo momento, anno dopo anno, Catartica ha avuto un ruolo fondamentale, ne siamo consapevoli e non ne abbiamo timore". Sono gli anni 90, epoca dell'esplosione del grunge e dei Nirvana: "Quando è esploso il grunge in Italia, noi eravamo lì. Un mondo, fatto di etichette indipendenti, fino ad allora sommerso è emerso. E il nostro contributo è stato quello di contribuire con canzoni in italiano. All'epoca c'era un certo timore: faccio rock e devo cantare in inglese. Con noi anche gli Afterhours e poi i Verdena", spiegano e ammettono: "Mai avuto la percezione di essere influenti come si diceva ma sono consapevole che fu inebriante quel periodo e che in molti che ci provarono dopo. Eravamo l’esempio da seguire".
La celebrazione -
"Ci siamo interrogati sull'opportunità di celebrare questo 30ennale poteva suonare ridondante, ma la risposta che abbiamo avuto ci ha fatto capire che la gente lo desiderava", raccontano i Marlene Kuntz. Inevitabile un pensiero all'ex batterista e fondatore dei Marlene Kuntz, Luca Bergia, scomparso il 23 marzo 2023: "Luca c'è sempre, dedicheremo il tour a lui" e Godano ha aggiunto: "Fu lui a insistere parecchio per avermi nel gruppo". Chi si aspettano verrà al loro tour celebrativo? "Verranno quelli che sono cresciuti con noi, magari con i figli, ma chi viene ha una fame nostalgica", ammette.
Il rock oggi -
"I giovani che fanno rock esistono ma lo fanno con la totale consapevolezza che lo fanno gratis ma se continuano a farlo vuol dire che quella fascinazione c'è ancora. Io non penso che il rock sia la vera musica, è una tra le tante musiche e non considero una tragedia che possa avere i suoi alti e bassi", Cristiano Godano e Riccardo Tesio non nascondono la preoccupazione nei confronti del panorama attuale della musica. "Catartica ha una rabbia positiva, è uno sfogo, è la voglia di scatenarsi", spiega Tesio: "Io parlo di delusione, frustrazione, nichilismo perché gli ideali che negli anni 90 c’erano oggi sono difficili da vedere come reali. C’è un atteggiamento più rassegnato che si riflette nella musica".
I Marlene Kuntz e Sanremo -
"L'ultimo gruppo legato a quell'onda degli anni 90 "è stato quello dei Negramaro. Poi le band sono scemate". Da poco sono invece esplosi i Maneskin. "In una intervista al Guardian, Damiano & Co. tra i riferimenti hanno citato pure noi, Afterhours e Verdena. Non lo so spiegare come fenomeno, ma li ho visti dal vivo e spaccano", spiega Godano. Il successo dei Maneskin passa da Sanremo e la band rivela: "Il festival è un posto di cui hanno bisogno quasi tutti di questi tempi. Puoi snobbarlo solo se sei un big enorme, non è un caso che ad Amadeus sono arrivate 400 candidature. Anche noi ci abbiamo provato tre anni fa".
Le date del tour -
DATA ZERO - 12 marzo - The Cage, Livorno
14 marzo - Alcatraz, Milano
15 marzo - Orion, Roma - SOLD OUT
23 marzo - Cso Pedro, Padova
5 aprile - Viper, Firenze - SOLD OUT
11 aprile - Hiroshima Mon Amour, Torino - SOLD OUT
12 aprile - Hiroshima Mon Amour, Torino - SOLD OUT
19 aprile - New Age, Roncade (TV) - SOLD OUT
20 aprile - TPO, Bologna - SOLD OUT
26 aprile - Demodè, Bari
27 aprile - Mamamia, Senigallia (AN)