"Perché Azouz può aver cambiato idea? Perché esiste una nuova pista che è stata depositata che chiama in causa Azouz e la sua famiglia". Lo ha detto Solange Marchignoli, legale di Azouz Marzouk, il tunisino che nella strage di Erba ha perso nella strage la moglie Raffaella Castagna e il figlio Youssef. Gli avvocati, nel giorno che apre la revisione del processo per Olindo Romano e Rosa Bazzi, condannati 17 anni fa all'ergastolo, spiegano a "Pomeriggio Cinque" la versione del proprio assistito.
"La pista della droga è una pista che noi vogliamo affrontare - ha spiegato Marchignoli in collegamento con Myrta Merlino -. Vogliamo sciogliere tutti i nodi di quanto è stato dichiarato perché è una nuvola negativa che si aggira intorno alla figura di Azouz. Lui non ha sempre pensato che fossero stati sempre Olindo e Rosa. C'è una prima fase in cui lui vede due persone che sono state messe in prigione e tutto fa presagire una condanna, poi affronta il processo, legge documenti e ascolta testimonianza. Gli vengono anche spiegati dei documenti e quindi poi formula la sua idea".
Dopo 17 anni, il caso della strage di Erba è tornato in aula: a Brescia si è svolta la prima udienza (poi rinviata su richiesta della difesa al 16 aprile), per la revisione del processo per Olindo Romano e Rosa Bazzi, condannati in via definitiva all'ergastolo per aver ucciso Raffaella Castagna, suo figlio Youssef Marzouk, Paola Galli e Valeria Cherubini. In una lettera, Olindo Romano ha dichiarato di sperare "in un processo sereno e oggettivo, dopo aver ringraziato il sostituto pg di Milano Cuno Tarfusser e ribadendo l'innocenza propria e di sua moglie Rosa Bazzi".