DOPO 17 ANNI

Strage Erba, rinviata al 16 aprile l'udienza per decidere sulla richiesta di revisione del processo | L'avvocatura dello Stato: "Istanze inammissibili"

"A me e Rosa in questi anni è mancata la possibilità di stare insieme come facevamo prima, vogliamo solo quello", scrive Olindo Romano (condannato come la moglie all'ergastolo) in una lettera. Marzouk: "Non è ancora stata fatta giustizia"

Dopo 17 anni, il caso della strage di Erba è tornato in aula: a Brescia si è svolta la prima udienza (poi rinviata su richiesta della difesa al 16 aprile), per la revisione del processo per Olindo Romano e Rosa Bazzi, condannati in via definitiva all'ergastolo per aver ucciso Raffaella Castagna, suo figlio Youssef Marzouk, Paola Galli e Valeria Cherubini. In una lettera, Olindo Romano ha dichiarato di sperare "in un processo sereno e oggettivo, dopo aver ringraziato il sostituto pg di Milano Cuno Tarfusser e ribadendo l'innocenza propria e di sua moglie Rosa Bazzi". Davanti alla Corte d'Appello la difesa dei coniugi Romano presenterà i nuovi elementi. Per l'avvocatura dello Stato, "non c'è alcuna nuova prova". 

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Olindo: "Voglio solo stare insieme a mia moglie" -

 "A me e Rosa in questi anni è mancata la possibilità di stare insieme come facevamo prima, vogliamo solo quello", scrive ancora Olindo. L'uomo ha commentato anche le recenti dichiarazioni di Giuseppe Castagna, che nella strage di Erba ha perso madre, sorella e nipotino. "Penso che i fratelli Castagna - si legge nella missiva - dovrebbero essere interessati a capire come sono andati veramente i fatti e non capisco perché nascondano la testa sotto la sabbia pur di non confrontarsi con gli innumerevoli dubbi che continuano a emergere da questa vicenda. Non so chi sia il colpevole e non posso accusare nessuno senza prove, so io cosa vuol dire e non lo auguro a nessuno".

L'avvocatura dello Stato: "Istanze inammissibili" -

 L'avvocato dello Stato Domenico Chiaro vuole riportare la strage di Erba nell'ambito "nelle aule di giustizia" perché "qui sono prese le decisioni" e non altrove e ha tacciato di "manifesta inammissibilità" le istanze di revisione "prive di motivazioni". Lo ha detto nel suo esordio nell'intervento al processo di Brescia in cui sembra intenzionato a dire no su tutta la linea alle richieste delle difese.

Per l'avvocatura dello Stato "nessuna nuova prova" -

 Quelli presentati dalla difesa di Olindo e Rosa per chiedere la revisione del processo sulla strage di Erba "non sono fatti nuovi dal punto di vista probatorio" secondo l'avvocato dello Stato Domenico Chiaro, così come le intercettazioni che "non assurgono a dignità di prove". Per quanto riguarda il presunto deficit mentale di Rosa Bazzi "c'è il sospetto che ci fosse interesse" da parte dell'imputata a rispondere in modo scorretto ai consulenti. Non sa dove è il Brasile, in Spagna, ha risposto". E Olindo "inizialmente era apparso non avere rimorsi, poi la ritrattazione. Dategli l'Oscar a questo punto".

Marzouk: "Non è ancora stata fatta giustizia" -

 Al suo arrivo in tribunale a Brescia Azouz Marzouk, padre del piccolo Youssef e marito di Raffaella Castagna, ha dichiarato: "Non è ancora stata fatta giustizia, Olindo e Rosa sono innocenti. Stiamo ottenendo una parte di una rivincita". La pista della droga "che tutti vogliono far credere mi sta creando molto problemi ora che mi sto trasferendo qui in Italia anche per trovare lavoro", bisogna lasciarla perdere. 

La confessione, il dietrofront e la condanna -

 Nella strage di Erba si salvò soltanto, anche se gravemente ferito, il marito di Valeria Cherubini, Mario Frigerio, che morì alcuni anni dopo e che fu testimone chiave nel processo riconoscendo Olindo Romano come il suo aggressore. Olindo Romano e Rosa Bazzi confessarono la strage per poi ritrattare, ma furono condannati definitivamente all'ergastolo.

La prima udienza a Brescia -

 La Corte di Appello di Brescia ha citato le parti civili e anche il procuratore generale di Milano, nella persona del sostituto pg Cuno Tarfusser. I giudici valuteranno, all'esito della discussione tra le parti, se rigettare le istanze oppure accogliere le nuove prove proposte dagli avvocati Fabio Schembri e Nico D'Ascolo, per Olindo Romano, e Luisa Bordeaux e Patrizia Morello, per Rosa Bazzi, e disporre la revisione del processo.

Procura generale di Milano: "Istanza su revisione inammissibile" -

 La Procura generale di Milano trasmise a luglio alla Corte d'Appello di Brescia l'atto con cui il sostituto pg Cuno Tarfusser propose la revisione del processo per la strage di Erba. La procuratrice generale Francesca Nanni, già allora, però depositò anche un parere ai giudici bresciani nel quale spiegava che l'istanza di Tarfusser era inammissibile perché veniva da un soggetto "non legittimato" e infondata nel merito perché mancavano presupposti e nuove prove decisive per una revisione del caso.

Procura generale: "Romano vuole passare per stupido ma non lo è" -

 "Olindo Romano è tutt'altro che uno stupido, vuole passare come un minus habens, ma non lo è affatto". È uno dei passaggi del procuratore generale di Brescia, Guido Rispoli, che insieme all'avvocato generale dello Stato, Domenico Chiaro, rappresenta l'accusa nell'udienza per la richiesta di revisione del processo sulla strage di Erba. "Non significa nulla che faccia l'operatore ecologico", ha affermato. 
 

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