Pagelle in...sostenibili, eccoci qua. Partiamo, come ogni settimana, dal basso e saliamo.
Voto 2 all’aria che tira. Nelle ultime settimane si è sollevato un polverone – sottile, verrebbe da aggiungere – sul piazzamento di Milano nella classifica mondiale dell’irrespirabilità. Il punto non è se sia seconda o terza, ma la difficoltà di respirare qui, a Monza, a Torino e in tutta la pestilenziale Pianura Padana. I motivi si conoscono, la geografia pure. La luce in fondo al tunnel non si vede, anche perché è totalmente inquinato.
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Voto 3 al nuovo presidente dell’Ecuador, Daniel Noboa che ha deciso di continuare a trivellare la foresta amazzonica nonostante lo stop, teoricamente definitivo, arrivato dopo il referendum della scorsa estate. Il 58,9% dei voti aveva messo il punto all’estrazione di petrolio nella riserva di Yasuní, ora il capo di stato cambia rotta perché, dichiara, servono entrate per combattere narcotraffico e criminalità.
Qualche buona notizia? Per fortuna c’è.
Voto 7 alla Biblioteca degli Alberi, e torniamo a Milano. Perché è stata premiata dall’Onu come progetto di eccellenza per la gestione sostenibile dello spazio pubblico. Tra 2600 candidature provenienti da 144 paesi, vince la BAM grazie ai 250 eventi organizzati ogni anno che si ispirano all’Agenda 2030. Ma non solo, anche per la cura del giardino botanico e il programma culturale gratuito.
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Voto 8 alla Giornata del risparmio energetico, M’illumino di meno. Che oltre all’ormai noto, ma sempre geniale, titolo ungarettiano, ha riunito anche quest’anno numerose iniziative, come le luci spente a Citylife, per accendere la consapevolezza sulla necessità di migliorare i nostri comportamenti.