Con un delicato intervento

Milano, inala un pezzo di matita e finisce in terapia intensiva: salvato bimbo di 8 anni

Il bambino è stato sottoposto a un delicato intervento per rimuovere il corpo estraneo e si è completamente ristabilito

© ansa

Brutta avventura quella capitata a un bambino di 8 anni per colpa di un pezzo di matita. Il piccolo ha prima avuto improvvisamente una forte tosse e, poi, nelle settimane successive, infezioni respiratorie sempre più gravi, tanto da aver bisogno dell'ossigeno, fino a quando è stato necessario ricoverarlo, prima in pediatria e poi in terapia intensiva pediatrica al Policlinico di Milano, dove si è scoperto a cosa fossero dovuti i suoi problemi. Un pezzo di matita che aveva accidentalmente inalato un mese prima gli aveva completamente ostruito il bronco principale destro dei polmoni. Il bambino è stato quindi sottoposto a un delicato intervento per rimuovere il corpo estraneo e si è completamente ristabilito.

Casi simili non sono rari -

 Casi simili non sono rari. Al Policlinico, ad esempio, si contano una dozzina di episodi simili all'anno. Le situazioni più frequenti riguardano i bambini di pochi mesi o pochi anni e sono causate dall'inalazione di piccoli oggetti come monete, calamite, piccole parti di giocattoli, cibo masticato male, tappi di penne o batterie a bottone. 

"I corpi estranei inalati nelle vie aeree sono una causa importante di mortalità e morbilità pediatrica - ha spiegato Giovanna Chidini, responsabile della Terapia Intensiva Pediatrica del Policlinico di Milano -. In questo caso, l'oggetto inalato aveva causato una completa chiusura del lobo polmonare, costringendo il bimbo a un ricovero per insufficienza respiratoria. Una volta scoperto il corpo estraneo è stato pianificato l'intervento in endoscopia per la sua rimozione in urgenza: dopo la procedura Andrea è completamente guarito, e non ha più avuto bisogno del supporto con l'ossigeno".

Dell'intervento si sono occupate tre équipe, la Chirurgia Toracica guidata da Mario Nosotti, la Chirurgia Pediatrica guidata da Ernesto Leva e la Terapia Intensiva Pediatrica. Qui, il bambino, con accanto i genitori visto che la terapia pediatrica è aperta, ha passato il periodo del trattamento postoperatorio di supporto ventilatorio non invasivo e del programma fisioterapico mirato.

"Mettere a disposizione tutte le figure necessarie per trattare casi così complessi - ha dichiarato il direttore generale del Policlinico Matteo Stocco - è possibile solo grazie a una collaborazione pluriennale tra gli specialisti del bambino e dell'adulto, sia per le specialità chirurgiche che della rianimazione pediatrica. La nostra è una realtà unica nel suo genere, sia a Milano sia a livello regionale.

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