Cambio di vertice nell'Esercito, il generale Carmine Masiello è il nuovo Capo di Stato maggiore
Il passaggio di consegne a Roma, nella base militare della Cecchignola, il ministro Crosetto: "Occorre fare dell'Esercito Italiano lo scudo nei confronti delle minacce esterne"
Cambio al vertice dell'Esercito Italiano, con il generale Pietro Serino che, dopo 3 anni, lascia la guida dello Stato maggiore dell'Esercito al parigrado Carmine Masiello. La cerimonia di avvicendamento si è svolta a Roma, all'interno del comprensorio militare "Cecchignola", ed è stata preceduta dall'omaggio alla tomba del Milite Ignoto con la deposizione di una corona d'alloro all'Altare della Patria.
La cerimonia a Roma Ad assistere al passaggio di consegne erano presenti, tra gli altri, il ministro della Difesa, Guido Crosetto, i sottosegretari di Stato alla Difesa, Isabella Rauti e Matteo Perego di Cremnago e il Capo di Stato Maggiore della Difesa, l'ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone. A conclusione di una carriera militare iniziate 50 anni fa, il generale Serino ha dedicato un pensiero speciale alla Bandiera di Guerra dell'Esercito, simbolo del sacrificio di migliaia di caduti e mutilati di tutte le guerre: "La nostra Forza Armata, presidio e garante della libertà e dei valori costituzionali, è un'Istituzione che sa di poter anteporre la sua stessa esistenza al bene supremo dello Stato". Commosse anche le parole del nuovo Capo di Stato Maggiore dell'Esercito, Carmine Masiello: "Indossare l'uniforme - ha detto - scegliere il mestiere delle armi si traduce in una scelta di vita che ha regole proprie, racchiuse nella formula del giuramento di fedeltà alla Repubblica Italiana, che tutti pronunciamo all'inizio della nostra carriera".
Le parole del ministro Crosetto Durante il suo intervento, il ministro Crosetto ha sottolineato la necessità di "continuità e cambiamento" del Corpo. "Se la continuità racchiude il significato più profondo delle Istituzioni - ha detto Crosetto - il cambiamento ne sottende lo spirito di evoluzione, la tendenza a innovarsi per stare al passo con i tempi. Il cambiamento nel mondo militare non è mai un salto nel buio". Quindi, rivolgendosi a Masiello, Crosetto ha ribadito l'invito a "fare dell'Esercito Italiano lo scudo nei confronti delle minacce esterne e lo strumento di soccorso in occasione di emergenze interne".
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