Dopo le polemiche

Cariche ai cortei pro-Palestina, Mattarella a Piantedosi: "L'autorevolezza non si misura sui manganelli"

Il capo della polizia: "Verifiche sulle iniziative degli agenti a Pisa e Firenze, sull'ordine pubblico non decide la politica". Tajani: "Le forze dell'ordine non si toccano"

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Dopo le cariche della polizia a Pisa e Firenze durante i cortei pro-Palestina e le polemiche politiche che ne sono conseguite, Sergio Mattarella ha avuto un colloquio con Matteo Piantedosi. Il presidente della Repubblica, si legge in una nota dell'ufficio stampa del Quirinale, "ha fatto presente al ministro dell'Interno, trovandone condivisione, che l'autorevolezza delle forze dell'ordine non si misura sui manganelli ma sulla capacità di assicurare sicurezza tutelando, al contempo, la libertà di manifestare pubblicamente opinioni. Con i ragazzi i manganelli esprimono un fallimento".

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Il capo della polizia: "Verifiche sugli agenti di Pisa e Firenze" -

 "Purtroppo durante i servizi di ordine pubblico a Firenze e a Pisa i nostri operatori hanno posto in essere iniziative che dovranno essere analizzate singolarmente e verificate con severità e trasparenza", ha dichiarato il capo della polizia, Vittorio Pisani.

Pisani: "Sull'ordine pubblico non decide la politica" -

 "Le decisioni che vengono adottate in sede locale sui servizi di ordine pubblico non sono determinate da scelte politiche", ha aggiunto Pisani. La polizia di Stato "è la polizia di un Paese democratico e noi abbiamo il dovere di garantire innanzitutto la manifestazione del dissenso".

"Nessuna manifestazione è stata vietata in Italia" -

 Il capo della polizia ha poi sottolineato come il conflitto israelo-palestinese abbia inciso sulla gestione dell'ordine pubblico "in termini di intensità per l'impiego del personale delle forze di polizia. Non in tutti i Paesi europei le manifestazioni vengono autorizzate, mentre in Italia nessuna manifestazione è stata mai vietata, neanche quelle più radicali ed estreme. Le motivazioni ideologiche o politiche dei manifestanti vengono trattate dalla polizia sempre con la massima neutralità".

Fonti Pd: "La Lega vuole togliere la scorta anche a Mattarella?" -

 Dopo la telefonata tra il capo dello Stato e il ministro sono intervenute fonti del Pd, che hanno affermato: "La Lega ha detto che a Elly Schlein andrebbe tolta la scorta perché ha difeso gli studenti. Ora che anche Mattarella ha parlato, la vuole togliere anche al Presidente della Repubblica?". Il deputato toscano del Carroccio, Edoardo Ziello, aveva infatti detto alla segretaria del Pd di "rinunciare alla scorta" vista la sua "repulsione per le forze dell'ordine". 

Tajani: "Le forze dell'ordine non si toccano" -

 Sulla vicenda è intervenuto anche il vicepremier Antonio Tajani, che ha dichiarato: "Se ci sono responsabilità per quello che è accaduto il ministro valuterà e prenderà provvedimenti, ma la responsabilità è personale e io dico che le forze dell'ordine non si toccano. Sono persone che difendono lo Stato con stipendi bassi, non sono figli di radical chic". 

FdI: la causa dei disordini è la sinistra -

 In una nota Fratelli d'Italia scrive: "FdI difende le regole democratiche di convivenza che si basano sul diritto di manifestare e il dovere di farlo pacificamente e nel rispetto della legge. La sinistra che spalleggia i violenti è la causa dei disordini ai quali abbiamo assistito". 

Bonelli: "Bene Mattarella, Meloni tace" -

 Apprezzamento per le parole di Mattarella da Verdi e Sinistra, con il deputato Angelo Bonelli che commenta: "Bene il richiamo del Presidente a Piantedosi: di fronte agli studenti, minorenni, la polizia avrebbe il dovere di riporre i manganelli e usare il dialogo. Spiace constatare che di fronte alle drammatiche immagini di violenza Giorgia Meloni stia ancora in silenzio e non abbia condannato la violenza. Torniamo a chiedere al ministro la rimozione del questore di Pisa". 

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