Il corpo di Alexei Navalny è stato consegnato alla madre, secondo quanto ha detto la sua portavoce Kira Yarmysh, la quale su X ha scritto che il corpo del dissidente morto e la madre si trovano ancora a Salekhard, la città artica dove la salma è stata finora conservata nell'obitorio di un ospedale. Ma non è ancora chiaro se i funerali potranno essere pubblici o se dovranno rimanere segreti, come pretendevano gli investigatori.
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"Non sappiamo ancora se le autorità interferiranno nella possibilità che vengano celebrati nel modo in cui vuole la famiglia e che Alexei merita, vi terremo informati quando ci saranno notizie", commenta la portavoce.
Tutta l'attenzione è quindi ora concentrata sulle modalità delle esequie, per sapere se sarà consentito un saluto pubblico all'oppositore che per anni ha sfidato Putin. Nel secondo anniversario dall'inizio della cosiddetta "operazione militare speciale" in Ucraina, la polizia ha fermato una trentina di persone a Mosca e in alcune altre città mentre deponevano ancora fiori sui memoriali improvvisati per Navalny. Altre tre sono state fermate mentre protestavano individualmente contro il conflitto.
In precedenza Yulia Navalnaya, la moglie di Alexei Navalny che ha promesso di continuare la lotta del dissidente morto in una prigione russa, aveva accusato Vladimir Putin di aver preso in ostaggio il corpo del marito. "Nove giorni da quando Putin ha ucciso mio marito... Ma a quanto pare uccidere non è bastato, ora ha preso in ostaggio la sua salma, umiliando sua madre per costringerla ad accettare una sepoltura segreta", aveva detto la vedova con voce tremante in un video pubblicato online.
Navalnaya ha attaccato direttamente il leader russo. "A Putin piace mostrarsi come un devoto cristiano, sapevamo già che la fede di Putin era una bugia, ma ora lo vediamo più chiaramente che mai. La fede non è baciare un'icona. La fede è bontà, misericordia e salvezza. Nessun cristiano vero farebbe mai quello che lui sta facendo con in corpo di Alexei".