Il ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara, torna sulla questione giudizi. "L'emendamento governativo sulla riforma della valutazione alla scuola primaria non elimina la descrizione analitica dei livelli di apprendimento raggiunti in ogni disciplina dall'alunno, che è fra l'altro fondamentale per il portfolio e la futura attività dei docenti tutor. Elimina piuttosto - spiega Valditare - giudizi sintetici, astrusi e incomprensibili quali 'avanzato' o 'in via di prima acquisizione', sostituendoli con giudizi chiari e comprensibili, come ottimo o insufficiente".
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"Non si perde nulla ma si migliora, semplificando e chiarendo", assicura. Valditara risponde anche a chi ha lanciato una petizione sulla questione. "Temo che alcuni sottoscrittori di appelli non conoscano ciò contro cui firmano", sottolinea. L'appello a cui si riferisce il ministro è quello di personaggi di spicco del mondo del cinema, della cultura e dello spettacolo che hanno chiesto di fermare il "colpo di mano", ovvero un ritorno al passato con il ripristino dei voti numerici alle elementari e di promuovere una valutazione basata sulla narrazione degli apprendimenti.
Tra i firmatari della petizione, promossa da due pedagogisti, Silvia Vegetti Finzi, Chiara Saraceno, Luca Zingaretti, Stefano Accorsi, Claudia Pandolfi, Pierfrancesco Favino, Claudia Gerini, Moni Ovadia e padre Alex Zanotelli.