Il futuro dell'industria videoludica sembra votato alla "distruzione" di quelle barriere che, da sempre, hanno caratterizzato gli ecosistemi "esclusivi" creati dai più grandi protagonisti del settore. Lo dimostra la scelta di Microsoft di lanciare i suoi titoli first-party su console rivali, ma anche la conferma da parte di Sony di estendere il supporto al visore per la realtà virtuale PlayStation VR2 al mercato PC.
Dopo il lancio dell'headset dedicato alla realtà virtuale su PlayStation 5, la casa giapponese sta infatti lavorando per estendere la compatibilità del suo visore di ultima generazione su PC, così da cercare di vendere più unità e offrire agli attuali possessori della periferica un catalogo di giochi più ampio.
È palese, infatti, che Sony abbia smesso di investire con prepotenza sulla realtà virtuale, limitandosi a supportare i team di terze parti che hanno deciso di sviluppare giochi in VR per PlayStation 5, ma senza destinare le sue risorse alla creazione di esperienze first-party di "peso" come il titolo di lancio Horizon: Call of the Mountain, la modalità in realtà virtuale di Gran Turismo 7 o il più recente sparatutto Firewall Ultra.
Se gli accordi con publisher come Capcom hanno permesso di mantenere "alto" l'interesse nei confronti di PS VR2 con le modalità in realtà virtuale di Resident Evil 4 Remake e Resident Evil Village, è evidente che il secondo esperimento nel campo della VR non abbia prodotto i frutti sperati al colosso nipponico. Da qui la scelta di espandere gli orizzonti, una decisione che segue la strategia più ampia già adottata per espandere il parco di esclusive PlayStation 5 con giochi lanciati in simultanea su PC, dando vita a successi del calibro di Helldivers 2, il cui bacino d'utenza continua a crescere costantemente settimana dopo settimana.
Il supporto al mercato PC, continuamente smentito da Sony, potrebbe finalmente concretizzarsi nei prossimi mesi: "Al momento stiamo testando la possibilità dei giocatori di PS VR2 di accedere a giochi aggiuntivi su PC", afferma Gillen McAllister, Senior Specialist di Sony Interactive Entertainment, ai microfoni di The Verge. "In questo modo offriremo ai nostri utenti una varietà di giochi persino superiore a quella attuale. Speriamo di riuscire a introdurre il supporto nel corso del 2024".
La strategia, ovviamente, potrebbe permettere a Sony di proporre alcuni dei suoi giochi esclusivi (come lo stesso Horizon: Call of the Mountain o persino Gran Turismo 7) su PC, offrendo una periferica dalle caratteristiche di fascia elevata e dal rapporto qualità/prezzo particolarmente intrigante in un mercato certamente molto più appetibile e remunerativo per l'azienda di Tokyo.