Sicurezza nella sanità

Aggressioni ai medici, in tutti i pronto soccorso di Milano arriva il pulsante di allerta

Il sistema, che permette di contattare il 112, verrà installato prima nella Città metropolitana per poi arrivare anche in Brianza e a Lodi

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Per contrastare l'aumento delle aggressioni nei confronti di medici e personale sanitario, in tutti i pronto soccorso di Milano arriva il pulsante di allerta. Il sistema permette di contattare immediatamente il 112 quando gli operatori sanitari si trovano in una situazione di pericolo ma non hanno tempo e modo di contattare il numero unico per l'emergenza. Testato in cinque strutture della città, verrà installato prima nella Città metropolitana per poi arrivare anche in Brianza e a Lodi. Lo riporta La Repubblica.

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Il test -

 Il sistema è stato sperimentato per la prima volta nella seconda metà del 2023, in cinque pronto soccorso di Milano: il Niguarda, il Sacco, il Fatebenefratelli, il San Paolo e il San Carlo. Il test è stato giudicato positivamente tanto che in un vertice che si è deciso di estendere il progetto, fortemente sostenuto dal prefetto Claudio Sgaraglia, anche in altri ospedali.

Violenza nei pronto soccorso, dati allarmanti -

 Le aggressioni verbali e fisiche nelle strutture ospedaliere lombarde sono in costante crescita. I numeri parlano chiaro: solo nei primi sei mesi del 2023 sono stati segnalati 2.349 episodi (3.313 in tutto il 2023). Uno su tre viene registrato nei pronto soccorso, uno su quattro nei reparti di degenza e nell'8% dei casi nei servizi di psichiatria territoriale, si legge ancora La Repubblica. Dati che sono anche sottostimati perché spesso nonostante gli episodi violenti, si sceglie di non denunciare. La maggior parte delle aggressioni è di natura verbale e sono gli infermieri nel 60% dei casi a esserne vittima (i chirurghi nel 16,5% dei casi, gli operatori socio-sanitari nell'8%). Le lunghe attese nei pronto soccorso rappresentano spesso l'origine degli episodi di violenza.

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